Geopolitica della salute
eBook - ePub

Geopolitica della salute

Covid-19, OMS e la sfida pandemica

Nicoletta Dentico, Eduardo Missoni

Buch teilen
  1. Italian
  2. ePUB (handyfreundlich)
  3. Über iOS und Android verfĂŒgbar
eBook - ePub

Geopolitica della salute

Covid-19, OMS e la sfida pandemica

Nicoletta Dentico, Eduardo Missoni

Angaben zum Buch
Buchvorschau
Inhaltsverzeichnis
Quellenangaben

Über dieses Buch

Nel 2020, l'amministrazione Trump ha deciso di abbandonare l'OMS proprio mentre l'agenzia si trovava a fronteggiare la piĂč importante crisi sanitaria della sua storia, ancora in corso. L'accusa frontale all'OMS di aver coperto l'opaca gestione dell'epidemia da parte della Cina, origine del virus, rivela quanto sia facile per l'agenzia diventare il capro espiatorio di un conflitto geo-politico tra paesi, in questo caso due potenze mondiali. Non Ăš la prima volta che l'OMS si trova sotto tiro. In altre occasioni epidemiche si Ăš mossa con incertezza, talora sbagliando. Ma la qualitĂ  del suo operato dipende molto da quella dell'intervento dei governi, ovvero dei soggetti titolari dell'organizzazione. Per valutarne le decisioni serve ripercorrere la sua storia, capirne il mandato, i meccanismi di finanziamento, le tensioni che attraversano la sua gestione. Questo libro vuole fare chiarezza, con un'analisi schietta, sul funzionamento dell'OMS, sulle influenze esterne cui Ăš esposta, sulle responsabilitĂ  dei diversi "portatori d'interesse". Il libro fa riferimento al contesto del Covid-19 e al ruolo dell'Organizzazione nelle emergenze sanitarie, ma l'intento Ăš richiamare l'attenzione sulla sfida piĂč grande: la tutela del diritto alla salute e l'azione della politica per promuoverne la realizzazione. Un obiettivo che richiede una OMS autorevole e credibile, all'altezza di un mondo che aspira sul serio a dotarsi degli strumenti per difendersi dalle nuove crisi sanitarie che giĂ  si prospettano all'orizzonte.

HĂ€ufig gestellte Fragen

Wie kann ich mein Abo kĂŒndigen?
Gehe einfach zum Kontobereich in den Einstellungen und klicke auf „Abo kĂŒndigen“ – ganz einfach. Nachdem du gekĂŒndigt hast, bleibt deine Mitgliedschaft fĂŒr den verbleibenden Abozeitraum, den du bereits bezahlt hast, aktiv. Mehr Informationen hier.
(Wie) Kann ich BĂŒcher herunterladen?
Derzeit stehen all unsere auf MobilgerĂ€te reagierenden ePub-BĂŒcher zum Download ĂŒber die App zur VerfĂŒgung. Die meisten unserer PDFs stehen ebenfalls zum Download bereit; wir arbeiten daran, auch die ĂŒbrigen PDFs zum Download anzubieten, bei denen dies aktuell noch nicht möglich ist. Weitere Informationen hier.
Welcher Unterschied besteht bei den Preisen zwischen den AboplÀnen?
Mit beiden AboplÀnen erhÀltst du vollen Zugang zur Bibliothek und allen Funktionen von Perlego. Die einzigen Unterschiede bestehen im Preis und dem Abozeitraum: Mit dem Jahresabo sparst du auf 12 Monate gerechnet im Vergleich zum Monatsabo rund 30 %.
Was ist Perlego?
Wir sind ein Online-Abodienst fĂŒr LehrbĂŒcher, bei dem du fĂŒr weniger als den Preis eines einzelnen Buches pro Monat Zugang zu einer ganzen Online-Bibliothek erhĂ€ltst. Mit ĂŒber 1 Million BĂŒchern zu ĂŒber 1.000 verschiedenen Themen haben wir bestimmt alles, was du brauchst! Weitere Informationen hier.
UnterstĂŒtzt Perlego Text-zu-Sprache?
Achte auf das Symbol zum Vorlesen in deinem nÀchsten Buch, um zu sehen, ob du es dir auch anhören kannst. Bei diesem Tool wird dir Text laut vorgelesen, wobei der Text beim Vorlesen auch grafisch hervorgehoben wird. Du kannst das Vorlesen jederzeit anhalten, beschleunigen und verlangsamen. Weitere Informationen hier.
Ist Geopolitica della salute als Online-PDF/ePub verfĂŒgbar?
Ja, du hast Zugang zu Geopolitica della salute von Nicoletta Dentico, Eduardo Missoni im PDF- und/oder ePub-Format sowie zu anderen beliebten BĂŒchern aus Social Sciences & Sociology. Aus unserem Katalog stehen dir ĂŒber 1 Million BĂŒcher zur VerfĂŒgung.

Information

Jahr
2021
ISBN
9788849867206

1.
La creazione dell’Oms

Subito dopo la seconda Guerra mondiale, nel 1945, a San Francisco, la Conferenza delle nazioni unite sull’organizzazione internazionale votĂČ la costituzione di una nuova organizzazione sanitaria internazionale. Un anno dopo a New York la Conferenza sanitaria internazionale approvĂČ la Costituzione della nuova organizzazione denominata Organizzazione Mondiale della SanitĂ  (Oms): un’organizzazione internazionale a base universale coordinata con l’Organizzazione delle Nazioni unite (Onu), cui venne riconosciuta la qualifica di istituto specializzato ai sensi della Carta dell’Onu. Si trattava del punto di arrivo di un percorso non sempre facile ed Ăš importante identificarne i passaggi piĂč critici per comprendere alcuni problemi strutturali che hanno spesso condizionato in seguito le attivitĂ  dell’Oms e che in parte continuano a riproporsi nel processo di riforma.
Il primo esempio di cooperazione internazionale in ambito sanitario Ăš probabilmente il regolamento sanitario internazionale, varato nel 1853 per la regolamentazione della quarantena marittima e deciso dalla prima Conferenza sanitaria internazionale tenutasi a Parigi nel 1851. A quella conferenza ne seguirono numerose altre1, tutte centrate sulla rimozione di ostacoli al commercio e al trasporto, nonchĂ© sulla protezione dell’Europa da «pestilenze esotiche»2. L’Accordo di Roma, firmato il 9 dicembre 1907, costituĂŹ un punto di svolta con la creazione di un Ufficio internazionale di igiene pubblica, l’Office International d’hygiene publique (Oihp), con sede a Parigi e con la funzione principale di raccolta delle notifiche di malattia3.
Subito dopo la Prima guerra mondiale, nel 1920, fu fondata l’Organizzazione della societĂ  delle nazioni per la sanitĂ  (League of Nations Health Organization, Lnho). Ispirandosi al Patto costitutivo della SocietĂ  delle nazioni4, di cui faceva parte, questa nuova entitĂ  estendeva il proprio ruolo al di lĂ  della sola funzione di osservatorio epidemiologico, per includere «provvedimenti di carattere internazionale per la prevenzione e la repressione delle malattie»5.
Sul piano storico non si possono nemmeno trascurare alcune esperienze internazionali a carattere regionale che, almeno nel caso dell’Ufficio sanitario internazionale nelle Americhe – costituito nel 1902 per iniziativa della seconda Conferenza internazionale degli Stati americani e divenuto Ufficio sanitario panamericano (Pasb) nel 19236 – su cui si ritornerĂ  piĂč avanti, influenzarono l’architettura dell’Oms. Oltre al Pasb vanno ricordati altri organismi sanitari creati per l’applicazione di misure quarantenarie nella regione mediterranea e in Europa: il Consiglio superiore di sanità di Costantinopoli (1838), il Consiglio sanitario marittimo e quarantenario d’Egitto (1843), il Consiglio sanitario di Tangeri (1843), il Consiglio sanitario di Teheran (1867) e la Commissione europea per il Danubio7.
Nonostante che le crescenti sfide sanitarie, inevitabilmente esacerbate dal secondo conflitto mondiale, richiedessero un’azione internazionale collettiva, nell’agenda originaria dei lavori della Conferenza di San Francisco non era prevista l’istituzione di un’organizzazione sanitaria internazionale. Nel dopoguerra l’attenzione si era concentrata sull’intervento umanitario e in quel contesto l’assistenza sanitaria era fornita da organizzazioni quali l’Unicef8, stabilita nel 1946, e l’Amministrazione per l’assistenza e la riabilitazione, la United Nations Relief and Rehabilitation Administration (Unrra), fondata nel 1943; quest’ultima individuĂČ da subito la salute tra le sue responsabilitĂ  principali9.
Riconoscendo la mancanza di uno strumento adeguato alla cooperazione in ambito sanitario, in occasione della Conferenza di San Francisco (aprile-giugno 1945) le delegazioni brasiliana e cinese richiesero congiuntamente la convocazione di una Conferenza generale per la costituzione di una organizzazione sanitaria internazionale. La Conferenza accolse quella mozione all’unanimitĂ  e successivamente il Consiglio economico e sociale delle Nazioni unite (Ecosoc) mise in agenda la Conferenza sanitaria internazionale incaricandone la preparazione – ivi inclusa la redazione del testo provvisorio della Costituzione della futura organizzazione – a un Comitato tecnico presieduto dal belga RenĂ© Sand, uno dei pionieri della medicina sociale10. La Conferenza sanitaria internazionale che avrebbe dato vita all’Oms si inaugurĂČ a New York nel giugno del 194611.
Il nome della nuova organizzazione non esplicitava il collegamento diretto con l’Onu, come avrebbero voluto quelli che all’interno del Comitato tecnico avevano proposto il nome “Organizzazione sanitaria internazionale delle nazioni unite”, ma accoglieva l’ideale di universalità, lasciando aperta a tutti gli Stati l’opzione di aderire12. La denominazione “mondiale” riflette tra l’altro la visione di una organizzazione i cui compiti si estendono alla gestione di problemi “globali” la cui soluzione trascende i limiti delle sole relazioni tra Stati13 14.
La definizione del mandato della nuova Organizzazione era stato uno dei compiti centrali del Comitato preparatorio. Le idee del presidente Sand e dello psichiatra canadese George Brock Chisholm e di altri membri del Comitato preparatorio, fautori delle cause sociali della malattia, influenzarono in maniera determinante la definizione di salute come «uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non solo l’assenza di malattia o infermità» e il suo riconoscimento come «uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano», che si trovano nel preambolo della Costituzione dell’Oms15. Pur tuttavia, quella visione era vista con sospetto da coloro che equiparavano l’obiettivo dell’equitĂ  sociale alla diffusione del comunismo. La distanza tra coloro che ritenevano che il governo dovesse avere un ruolo circoscritto nel settore sanitario e i promotori della medicina sociale ha alimentato da allora anche il dibattito circa il ruolo che debba avere la cooperazione sanitaria internazionale e, quindi, circa il mandato della stessa Oms, nella quale Ăš spesso prevalso l’approccio biomedico per il controllo delle malattie16.
Il tema della non interferenza negli affari interni dei Paesi partecipanti, ricorrente in tutte le conferenze internazionali, si ripropose anche nel corso della Conferenza sanitaria. Mentre si riconosceva alla futura Organizzazione il ruolo di «autoritĂ  di direzione e coordinamento» dell’attivitĂ  sanitaria internazionale17, si assicurĂČ che l’assistenza ai singoli Paesi fosse subordinata alla loro richiesta e accettazione.
Analogamente fu largamente dibattuto il potere quasi legislativo che veniva conferito all’Assemblea mondiale della salute (Ams) per il varo di regolamenti in un’ampia gamma di questioni tecniche per lo piĂč inerenti al controllo della diffusione delle malattie, gli standard inerenti a procedure diagnostiche e dei prodotti biomedici, e la pubblicitĂ  dei prodotti biomedici commercializzati internazionalmente (articolo 21 della Costituzione dell’Oms)18. CosĂŹ come l’automatismo per l’entrata in vigore «per tutti gli Stati membri» di quei regolamenti, sulla base della sola comunicazione dell’approvazione da parte dell’Ams, salvo per gli Stati che, nei termini prescritti nella comunicazione, dichiarino di non accettarli (articolo 22)19. Alcune delegazioni percepivano quelle disposizioni come violazione della sovranitĂ  degli Stati20.
Su due temi il Comitato tecnico preparatorio non aveva raggiunto il consenso: la futura sede centrale dell’Organizzazione e l’integrazione delle organizzazioni sanitarie internazionali preesistenti21. Anche per la Conferenza questo secondo punto rappresentĂČ uno dei temi piĂč ostici e su cui fu piĂč difficile trovare l’accordo. Capitanata dagli Stati Uniti, un’intera sezione della Conferenza insisteva per mantenere separata e autonoma l’Organizzazione panamericana, in relazione di associazione con l’Oms, per la quale avrebbe agito come Comitato regionale per le Americhe. A quel punto fu avanzata anche la richiesta che si garantissero le medesime condizioni all’Ufficio sanitario della Lega araba recentemente costituito. Alla fine, la soluzione fu quella di prevedere l’integrazione «al momento opportuno», basandone il percorso sull’azione comune e il mutuo accordo tra le competenti autoritĂ  delle organizzazioni coinvolte22.
Infine, anche l’importanza della collaborazione con attori esterni all’Organizzazione rimase impressa nel testo costitutivo. Oltre all’esplicito collegamento con l’Onu e le altre agenzie specializzate del sistema delle Nazioni unite, venne inclusa la possibilitĂ  di stabilire meccanismi di cooperazione e consultazione con organizzazioni non governative. Quest’ultima Ăš comunemente considerata una delle innovazioni potenzialmente piĂč utili introdotte nella legislazione internazionale del dopoguerra23.
La Costituzione dell’Oms fu finalmente approvata il 2 luglio 1946. La sede fu stabilita a Ginevra. Contemporaneamente la Conferenza approvĂČ un protoco...

Inhaltsverzeichnis