Comunicazione Istituzionale OFFLINE â verso lâesterno
Brochure, DĂ©pliant o Pieghevoli
La brochure o dĂ©pliant (o pieghevole) Ăš quel documento aziendale tascabile che presenta lâazienda verso lâesterno.
Tutti noi sappiamo che cosa significhi dĂ©pliant, tuttavia, volendo riassumere brevemente le caratteristiche di questo documento, potremmo dire che si tratta di un biglietto da visita piĂč dettagliato dove, in relativo poco spazio, lâazienda puĂČ presentarsi e spiegare Che cosa fa e PerchĂ© Ăš diversa.
Analizzando questo documento sotto il profilo del copywriter che si trova a redigere un dépliant aziendale, possiamo individuare tre fasi distinte in cui egli dovrà suddividere il suo lavoro prima di arrivare alla stesura finale del testo.
Come prima cosa, a monte di qualsiasi tentativo di comunicazione, bisogna delineare la strategia, ovvero la copy strategy alla base della comunicazione aziendale a 360°. Elaborata la strategia globale, si andrà a settorializzare questa strategia in relazione al mezzo e, quindi, in relazione allo spazio disponibile da dedicare al copro testuale e in relazione al tipo di pubblico che verrà in contatto con quel tipo di contenuto.
Una buona copy strategy si basa sui seguenti punti:
Individuare gli argomenti da trattare e stilare una scaletta sui punti da toccare:
Redarre una scaletta Ăš uno strumento molto utile in quanto serve per non fare confusione, essere organizzati, buttare giĂč tutte le informazioni importanti e, da queste, scartare, in relazione allo spazio disponibile, quanto non Ăš indispensabile ma ricordarsi di riportare tutto quanto ci interessa che arrivi allâutente finale, senza perdere pezzi per strada.
Il numero di pagine:
Bisogna, poi, tenere presente anche il numero di pagine e, quindi, lo spazio a disposizione per il corpo testuale: il contenuto, infatti, dovrĂ adeguarsi a un certo numero di pagine (da tener ben presente, per anticipare eventuali problematiche che si potrebbero riscontrare dovendo adattare un contenuto non studiato secondo lâottica giusta, al momento della fase di stampa).
Per non creare confusione, poi, qualora si avessero piĂč tematiche da trattare, il consiglio Ăš quello di trattare un argomento per pagina: visto che spesso lo spazio Ăš poco rispetto a quanto vorremmo dire, Ăš molto importante fare attenzione nella organizzazione dei titoli dei testi e delle immagini e, soprattutto, nella suddivisione tematica della pagine. A tal proposito, diventa fondamentale ordinare le informazioni in maniera corretta: questâordine deve seguire una logica allâinterno del dĂ©pliant. Il dĂ©pliant deve svelare gli argomenti nellâordine di importanza e nellâordine con cui si vuole guidare il percorso di lettura dellâutente.
A generare confusione nel lettore basta un attimo, per questo Ăš buona norma trattare un argomento per pagina facendo, per di piĂč, in modo che il nostro messaggio arrivi chiaro e florido, con il minor numero di parole possibili.
La sintesi paga:
Riallacciandoci al concetto relativo allâutilizzo di un minor numero di parole possibili appena citato, introduciamo il concetto di sintesi. La dote della sintesi paga sempre e, quindi, bisogna sempre ricordarsi di essere sintetici[38]: questo non vuol dire dimenticare le informazioni per strada o tralasciare punti importanti; semplicemente significa che non Ăš necessario dilungarsi negli approfondimenti o spiegare piĂč volte le stesse cose ripetendosi, usando semplicemente parole diverse.
Essere ridondanti Ăš penalizzante, tanto piĂč in documenti informativi come questo, dove lo spazio a disposizione per i contenuti Ăš davvero poco.
Bisogna sempre ricordarsi, infatti, che, insieme al testo, dovremo prevedere anche un equilibrio a livello di grafica tra spazi pieni e spazi vuoti, nonchĂ© eventuali immagini, altrettanto importanti (se non piĂč importanti, addirittura, per catalizzare lo sguardo dellâosservatore e guadagnarci la sua attenzione).
Immagini
Introduciamo, cosĂŹ, il concetto legato alle immagini, che non Ăš certo trascurabile. Le immagini hanno un potere comunicativo stravolgente e non vanno certo prese sotto gamba, nelle strategie di comunicazione: esse attirano lâattenzione e la catalizzano, trasmettono emozioni, incuriosiscono, intrattengono, incentivano a leggere lâintero testo. Insomma, non penso di dire una novitĂ quando affermo che studi scientifici hanno appurato che lâocchio umano, dinnanzi a una pagina mista, si sofferma, come prima cosa, sullâimmagine per scegliere se procedere con la conseguente lettura del testo a corredo oppure no.
Sebbene non sia compito specifico del copywriter occuparsi della grafica a corredo di un testo, Ăš, in ogni caso, buona norma che egli abbia, buon gusto e senso dellâarmonia. Il piĂč delle volte, infatti, lâimmagine Ăš come un titolo: ovvero, incarna il massimo significato di quanto riportato nel contenuto restante. Di conseguenza, chi meglio di colui che ha redatto il contenuto potrebbe trovare lâimmagine piĂč appropriata, che incarni al meglio il significato e i messaggi di cui ha voluto farsi promotore con la sua comunicazione?
A tal proposito, le immagini belle e suggestive vanno sempre scelte in sintonia con il testo, in alta definizione, dimensionate secondo criteri di omogeneitĂ ed equilibrio e nei medesimi sotto toni prescelti per la cromia dellâintero documento.
CTA Call To Action
Un altro elemento di fondamentale importanza Ăš incarnato dalle CTA (acronimo di Call To Action), che rivedremo nuovamente parlando della comunicazione online.
La CTA Ăš una brevissima frase (di una, due, massimo quattro parole) che chiude un testo o un paragrafo e invita il lettore a compiere unâazione specifica.
Presentazioni
La presentazione aziendale Ăš quel documento che presenta lâazienda.
Spesso realizzata per la proiezione in aula e per la discussione in plenaria, questa deve seguire un ordine di argomenti e unâimpaginazione pensate per il pubblico che ne prenderĂ visione.
Di norma, una presentazione aziendale Ăš un documento di piĂč pagine (o diapositive, qualora pensata per la proiezione in aula) che parte sempre dalla cronistoria dellâazienda; alla cronistoria
dellâazienda, raccontata in maniera accattivante, informale (magari tramite simpatici aneddoti[39] che hanno coinvolto i piĂč illustri esponenti della realtĂ in que...