PARTE SECONDA | Pratica dellâApprendimento Cooperativo |
La progettazione delle lezioni cooperative
Quando societĂ e natura vivranno nellâaula scolastica, quando le forme e gli strumenti didattici saranno subordinati allâesperienza, allora la cultura diventerĂ strumento della democrazia.
John Dewey
Lâapplicazione dellâAC richiede una progettazione pedagogica che contempla diversi aspetti: la costituzione dei gruppi, lâinsegnamento delle abilitĂ sociali, le strategie per la costruzione del gruppo e per lâapprendimento.
a) La costituzione dei gruppi
Un gruppo è definito al meglio come una totalitĂ dinamica basata sullâinterdipendenza.
Kurt Lewin
I gruppi nel Cooperative Learning possono variare per quantitĂ , qualitĂ e durata.
La dimensione dei gruppi
NellâAC si utilizzano piccoli gruppi, al massimo di quattro membri, perchĂŠ:
â˘tutti lavorano ed è piĂš difficile nascondersi nel gruppo;
â˘piĂš il gruppo è grande, maggiori sono le abilitĂ sociali da possedere;
â˘se ci sono difficoltĂ relazionali, si notano e si può intervenire.
Per Kagan tra i piccoli gruppi è piÚ efficace utilizzare i gruppi da quattro, per diverse ragioni:
â˘si evita la dinamica dei gruppi da tre, nei quali si forma una coppia che interagisce e lâoutsider che rimane isolato;
â˘si può dividere il gruppo da quattro in due coppie di lavoro, aumentando cosĂŹ il livello di partecipazione;
â˘nel gruppo da quattro vi sono piĂš interazioni rispetto al gruppo da tre e ciò facilita lâapprendimento, perchĂŠ aumenta lo squilibrio cognitivo tra i partecipanti.
La classe può non essere divisibile per quattro, in questo caso se avanza un solo studente lo si inserisce nel gruppo da quattro, in cui può apprendere meglio e se ne avanzano due, si costituiranno due gruppi da tre.
Per le prime settimane di utilizzo dellâAC è consigliabile utilizzare le coppie di studenti perchĂŠ è piĂš semplice la collaborazione tra i ragazzi e la gestione del gruppo classe da parte dellâinsegnante. Si può iniziare con attivitĂ semplici come leggere un testo, riassumerlo o fare degli esercizi insieme, combinandoli con lâinsegnamento di abilitĂ sociali di base come verrĂ spiegato nelle pagine seguenti.
La composizione dei gruppi
Per qualitĂ il lâAC predilige i gruppi eterogenei formati dallâinsegnante: sono presenti uno studente con alto rendimento, due con un rendimento medio e uno con basso rendimento. Per facilitare lâeterogeneitĂ si mischiano ragazzi e ragazze, come anche le eventuali etnie, evitando che nel gruppo vi siano grandi amici o studenti con situazioni conflittuali.
Per costituire i gruppi eterogenei per rendimento basta scrivere i nomi degli studenti in una lista che vada dagli studenti con piĂš alto rendimento a quelli con piĂš basso rendimento.
Per ogni gruppo prendere uno studente con alto rendimento, due studenti medi e uno studente basso, mischiando ragazzi, ragazze e le diverse etnie.
I gruppi eterogenei hanno diversi vantaggi rispetto ai gruppi omogenei:
â˘consentono di avere per ogni gruppo uno studente con alto rendimento, che può essere una risorsa funzionale per la gestione dellâaula;
â˘secondo la teoria degli squilibri cognitivi, permettono un migliore apprendimento, per cui si apprende dagli altri solo quanto è diverso dal proprio livello di sviluppo;
â˘si facilita lâintegrazione tra i sessi e le etnie;
â˘si evita che si costituisca un gruppo con quattro studenti con basso rendimento.
I gruppi eterogenei possono essere utilizzati per periodi lunghi, anche diversi mesi e possono essere intervallati da gruppi casuali per compiti di breve durata. In questo modo si facilita il lavoro nei gruppi ma anche la costruzione del gruppo classe.
La durata dei gruppi
I fratelli Johnson individuano tre tipologie di gruppi per la durata:
â˘gruppi informali (da tre minuti ad una intera lezione) sono utilizzati per favorire la conoscenza tra i membri della classe;
â˘gruppi formali (da una lezione a diverse settimane) consentono di insegnare le abilitĂ sociali e vanno mantenuti finchĂŠ tutti i membri non le hanno apprese;
â˘gruppi di base (che durano da sei mesi ad un anno) e fungono da supporto emotivo, per specifici obiettivi educativi.
Il sociogramma di Moreno
Il sociogramma è uno strumento utile per analizzare la struttura psicosociale della classe.
Può essere costruito in base ai diversi criteri che si intende indagare:
â˘aspetto affettivo/relazionale (chi vorresti come compagno di gita, bancoâŚ);
â˘aspetto organizzativo del gruppo classe (chi vorresti come capoclasse, caposquadraâŚ);
â˘aspetto funzionale (chi vorresti come compagno nel gruppo cooperativo).
In ambito pedagogico può quindi essere utilizzato per diversi obiettivi: la costituzione dei gruppi cooperativi, la disposizione nei banchi, lâinserimento di un nuovo studente, casi di conflittualitĂ tra studenti e gruppi, alunni emarginati, dare ruoli di responsabilitĂ e per analizzare il miglioramento delle dinamiche di classe, grazie allâutilizzo dellâapprendimento cooperativo.
Rispetto alla costituzione dei gruppi può essere utile per individuare i soggetti piÚ fragili e isolati socialmente, o quelli che hanno maggiori conflittualità coi compagni.
Per aiutare i ragazzi isolati si può inserirli in gruppi o anche in una coppia cooperativa con uno studente che abbia buone relazioni sociali, cosĂŹ da facilitarne lâintegrazione col resto del gruppo classe. Quando invece dal sociogramma emergon...