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IL MIRACOLO DEI QUANTI
Un miracolo per me - ed uno per il mondo
Marion Deym
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IL MIRACOLO DEI QUANTI
Un miracolo per me - ed uno per il mondo
Marion Deym
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Hai un desiderio? Vorresti anche che accadesse un miracolo nella tua vita? Può funzionare! Ma - come nascono i miracoli?L'analisi dei miracoli nel cristianesimo, buddismo e sciamanesimo ci aprono gli occhi - e la conoscenza della fisica quantistica è la chiave per il mondo delle meraviglie.Devi imparare alcuni segreti e - lasciati sorprendere!
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Information
Parte 1 Miracoli nel nostro mondo
Per tutti coloro che vogliono sapere.
Qualora questa Parte 1 fosse per voi diventata, a questo punto, prolissa, complicata, troppo religiosa oppure noiosoa, allora saltatela semplicemente!
Quindi è meglio entrare direttamente nella âParte 2â.
Qui si apprende brevemente ed in modo conciso ciò che viene trattato di piĂš importante nella Parte 1â. Poi, nella Parte 3â, ci si può direttamente dedicare alla pratica.
PiĂš tardi, dopo i primi successi, si può recuperare la âParte 1â. Potrete realizzare cosi che tutto il nostro mondo è incredibilmente inafferrabile, affascinante, ed estremamente eccitante. Buon divertimento!
Il nostro mondo â
dal punto di vista della fisica quantistica
Che influenza possono avere le scoperte rivoluzionarie della fisica quantistica, sui miracoli mistici e misteriosi che accadono di tanto in tanto? Non ci crederete, ma riescono a chiarire il tutto â spiegano come sono possibili â portano luce nel segreto del miracolo. Lasciatevi sorprendere!
Scoperte: da uno a cinque:
Le scoperte della fisica quantistica sono per molti versi una sensazione. Per prima cosa, dobbiamo a loro tutta la tecnologia dellâinformazione. Senza di loro, non ci sarebbero nè il telefono, e nè il computer o le lavatrici completamente automatiche. Inoltre ci mostrano un modo di comprensione dei miracoli, ed è su questo che ci concentreremo ora.
1. Scoperta: la formula E = h. f di Max Planck
PoichĂŠ, verso la fine del 19 ° secolo, la fisica classica aveva raggiunto i suoi limiti nella descrizione di oggetti fisici, come la luce, lâenergia, la materia ed altri, si dovevano ora cercare e trovare nuovi modi. Nel dicembre del 1900, durante una conferenza (âAlla teoria della legge della distribuzione di energia nello spettro normaleâ) Max Planck menzionò per la prima volta il termine âquanti di energiaâ. Questo preciso momento viene considerato come la nascita della fisica quantistica.
Un quantum, detto anche particella leggera o fotone, è una parte dellâonda elettromagnetica (per es. luce, onde radio, raggi X). Non ha massa, ma unâenergia che dipende dalla sua frequenza. Per eseguire una misurazione, Planck introdusse il âquanto elementare di azioneâ, una nuova costante universale âhâ con la formula: E = h. f (energia (E) = quanto elementare di azione (h) volte frequenza del fotone (f) âe ricevette per questo il Premio Nobel nel 1918).
Quel âquanto elementare di azioneâ è cosĂŹ significativo, perchè ha creato la base per i riconoscimenti rivoluzionari di altri premi Nobel, di fama mondiale in fisica, come Einstein, Heisenberg, SchrĂśdinger ecc.
CosĂŹ, negli anni 1905 e 1916, Albert Einstein cambiò le idee di spazio, tempo e materia con la sua teoria della relativitĂ : E = mc2 (energia = massa moltiplicata per la velocitĂ della luce al quadrato) e Werner Heisenberg e Nils Bohr scossero, nel 1927, la convinzione di una materia solida, con l´Interpretazione di Copenhagen, unâinterpretazione della meccanica quantistica.
2. Scoperta: la âcoincidenzaâ di Werner Heisenberg
Finora, nella fisica classica, si doveva misurare solo unâonda o solo una particella, ma ora, in fisica quantistica, si devono misurare entrambi contemporaneamente, anche se non è possibile.
Le onde si diffondono nello spazio, mentre le particelle invece sono fisse in un posto. Dunque questo non permette di rispondere contemporaneamente a due domande diverse. Alla domanda del âdoveâ, si dovrebbe rispondere, ubicando l´onda della materia in un posto fisso, come presso una particella, mentre, vice versa, alla domanda riguardante âl´impulsoâ, si dovrebbe invece rispondere: presso un´onda. Ma che cos´è veramente l´onda di materia?
Nel 1927 Heisenberg ha sviluppato la ârelazione di incertezzaâ (o il âprincipio di indeterminazioneâ) per luogo ed impulso e, successivamente, per energia e tempo. Vuol dire che nelle misurazioni, non câerano piĂš, nè risultati individuali, nè una previsione esatta. Impensabile per la fisica classica del passato! La casualitĂ e la coincidenza giocavano ora, improvvisamente, un ruolo.
Nella stessa direzione andava lâinterpretazione della probabilitĂ della funzione dâondaâ, proposta da Max Born. Dato che gli oggetti quantici, come gli elettroni od i quanti di luce, non sono particelle in modo univoco (dualismo onda-particella), è diventato, da allora, determinante, il tipo di misura eseguito.
3. Scoperta: âLâosservatoreâ di Erwin SchrĂśdinger
E qui entra in gioco il nuovo ruolo dellâosservatore. Erwin SchrĂśdinger, guidò nel 1935 un esperimento mentale, diventato famoso sotto il nome di âSchrĂśdingerâs catâ.
Immaginate un gatto in una scatola chiusa. Dentro ci sono anche una cassetta chiusa, con acido cianidrico, un atomo radioattivo, che si sbriciola al 50% in qualsiasi momento nellâarco di unâora ed un martello. Se lâatomo cade, il martello viene messo in movimento, rompe il coperchio dellâacido cianidrico ed il gatto viene avvelenato e muore. Se invece non decade, allora rimangono: il coperchio chiuso ed il gatto in buona salute.
Ă solo nel momento in cui lâosservatore cosciente apre la scatola, che riusciamo a vedere se il gatto è morto o no. Ma prima che la scatola venga aperta â ed ecco che a questo punto la piccola storia diventa eccitante â il gatto è allo stesso tempo vivo e morto. FinchĂŠ la scatola rimane chiusa, esistono entrambe le opzioni, allo stesso tempo, come realtĂ .
Solo lâosservatore cosciente, aprendo la scatola, trasforma una delle due possibilitĂ in una realtĂ visibile.
SchrĂśdinger ha dimostrato con il suo esperimento, che fin´al momento della misurazione, cioè fino a quando lâosservatore guarda nella scatola, in questa non vi è un risultato esatto, ma due realtĂ simultanee. Ha fatto riferimento alla relazione d´ incertezza di Heisenberg: lâelettrone è contemporaneamente ovunque, sia durante la rotazione intorno al nucleo che mentre viene spalmato. Cioè, il risultato è imprevedibile.
Che cosa significa tutto ciò per noi? Siamo noi, lâessere umano, lâosservatore, che può influenzare in modo significativo il risultato. Questo è rivoluzionario, davvero fantastico. Ă quindi la nostra grande possibilitĂ di essere personalmente coincidenti e di potere influenzare la casualitĂ . E cosĂŹ, un miracolo è possibile. Dobbiamo solo apprendere, come si fa esattamente. Quindi, ricordiamo la frase per dopo: âLa fisica quantisticaâ è anche chiamata âfisica informativaâ!
4. Scoperta: âlâentanglement quanticoâ
Dal momento del Big Bang, circa 13 miliardi di anni fa, come da unâunitĂ originale, sono sorti la materia, lo spazio ed il tempo; sono tutti nel cosmo, e mischiati tra di loro; ciò significa che il tutto è connesso per sempre, energeticamente ed in modo informativo.
Pertanto, âpensieri, energia e materia, che sono tutti fatti di informazioni, hanno la proprietĂ di trasmettere informazioni infinitamente veloci e senza ritardi dagli uni agli altriâ :(Hollerbach, vedi pag. 55).
Tali effetti fisici quantici vengono sperimentati oggi, in ogni momento ed ovunque, nella tecnologia dellâinformazione: alla radio, al computer, alla televisione, sĂš quasi tutte le macchine.
Solo per la nostra vita umana, personale, non è stato ancora riconosciuto. Consistiamo anche noi da 99,99 âŚ% di energia. PerchĂŠ non abbiamo notato che anche nelle nostre vite i cambiamenti funzionano attraverso le informazioni?
5. Scoperta: il linguaggio delle immagini e dei sentimenti
In ogni computer ed in tutte le moderne tecnologie, le informazioni si svolgono con la lingua del codice binario di uno e zero. Anche per noi, per i cambiamenti nella nostra vita, esiste un linguaggio dellâinformazione nel campo dellâenergia, un impulso che fa funzionare tutto: è il linguaggio delle immagini e dei sentimenti. Una volta che li usiamo, tutto può essere spostato e tutto può succedere.
Nella pratica (âParte 3â) si imparerĂ di piĂš in merito e si eserciterĂ come comunicare in questo modo.
La materia non esiste.
Max Planck confermò nel 1944 la consapevolezza che non esiste materia in sĂŠ, ma solo un âtessuto di energie, al quale è data la forma della mente intelligenteâ. Ecco riprodotta qui di seguito la sua dichiarazione:
âEgregi Signori, come fisico, che ha dedicato tutta la sua vita alla scienza sobria, allo studio della materia, sono certamente libero dal sospetto di essere considerato una persona dallo spirito confuso. Per cui voglio dire quanto segue, rispetto alla mia ricerca sullâatomo: la materia in sĂŠ non esiste. Tutta la materia sorge ed esiste solo grazie ad una forza che fa vibrare le particelle atomiche, rendendole cosĂŹ il piĂš piccolo sistema solare del mondo intero. Ma poichĂŠ non câè, nĂŠ una forza intelligente, nĂŠ un potere eterno nellâintero universo[..] dobbiamo considerare dietro a questo potere uno spirito cosciente ed intelligente. Questo spirito è la causa originale di tutta la materia. Non la materia visibile ma la transitoria è il reale, il vero, perchĂŠ la materia non esisterebbe affatto senza lo spirito, ma lo spirito invisibile, immortale è la sola veritĂ ! [...] CosĂŹ non esito a nominare questo misterioso creatore, cosĂŹ come tutti i popoli culturali della terra lâhanno chiamato giĂ da millenni: Dio! In questo modo, il fisico che si occupa della materia, arriva, partendo dal regno della materia in quello di Dio. E cosĂŹ il nostro compito è finito, e dobbiamo trasmettere la nostra ricerca nelle mani della filosofia.â (Archivio sulla storia della Max Planck Society, Dip. Va, Rep. 11 Planck, No. 1797)
Abbiamo visto che il nostro mondo non è in alcun modo stabile e durevole come abbiamo pensato che fosse finora. La casualitĂ (âprincipio di indeterminazioneâ) e lâosservatore (gatto di SchrĂśdinger) influenzano attivamente il risultato. Le cose accadono, ma non come scientificamente previste. Per cui, comminciamo da ora in poi ad osservare âin una nuova maniera, coscienteâ.
La domanda importante è: âQuali sono le regole per un miracolo? Cosa dobbiamo sapere, apprendere per poterlo ricevere?â
Un altro modo di pensare
Albert Einstein ci guida su un nuovo percorso di comprensione. La sua famosa citazione: âNon possiamo risolvere i problemi con lo stesso tipo di pensiero che abbiamo usato quando li abbiamo creatiâ, è una pietra miliare sulla via al miracolo. Indica che ci vuole molto di piĂš di un buon senso per risolvere un problema. La nostra ragione ci dice: âSe non hai qualcosa, vuole dire che non ce lâhai. Quindi Punto.â Ma questo è controproducente â perchĂŠ vogliamo averlo. Secondo Einstein, dobbiamo spengnere lâintelletto, dobbiamo superarlo, ingannarlo per arrivare ad unâaltro modo di pensare. Bisogna andare ad una dimensione piĂš alta per sperimentare il successo.
La dimensione superiore
La dimensione superiore è, con Einstein, il punto di svolta e di cerniera per i miracoli. Ma cosâè questa âdimensione superioreâ? Che cosa significa in realtĂ e come può essere utilizzata? Prima di tutto: la dimensione superiore supera tutto ciò che possiamo immaginare. Ha molti nomi, come il cielo o il paradiso (nel senso religioso, questo è il luogo del soprannaturale o divino), cosmo, universo, onnipotenza, sfera di energia, universo (nel senso fisico questa è la totalitĂ dello spazio, del tempo e di tutta la sua materia ed energia). Ă un luogo di potenza assoluta, di tutto e per tutti, è ispirazione, motore e rifugio per Cristiani, Buddisti, Sciamani, Artisti, Filosofi, Scienziati, Atleti, insomma per tutti. Ă un potenziale illimitato. Qui i problemi possono essere risolti ed i miracoli possono sorgere ed accadere. Tutti coloro che la conoscono, la usano del tutto coscientemente. Ă quindi â nel nostro contesto â il âluogo del nostro desiderioâ.
Appena abbiamo imparato a catapultarci in questa dimensione superiore ed a metterci le informazioni appropriate (nel linguaggio delle immagini e dei sentimenti, la ânostra lingua di informazioneâ) e fare tutto per âbeneâ, allora è possibile che si possa sperimentare un miracolo.
I miracoli sono sempre il dono di un potere piĂš alto, non importa come lo si chiami. Noi stessi non possiamo fare nulla da soli â ma possiamo diventare magnetici per un miracolo: agiamo il piĂš spesso possibile in questa dimensione superiore (vedi âLa praticaâ). Una volta che abbiamo accesso al mondo spirituale, apprendiamo e capiamo che tutto è uno. A questo livello, inizia la beatitudine.
La cosa affascinante è, che la cognizione di Einstein di risolvere problemi ad un livello superiore, si trova decisamente in quasi tutte le religioni. Da sempre ed ancora oggi, tutti s´inalzano, in maniera intuitiva, per pregare, meditare o cadere in trance. I Cristiani pregano per avvicinarsi a Dio e chiedergli di esaudire i loro desideri. I Buddisti meditano per raggiungere lâIlluminazione ed il Nirwana, che rappresentano la piĂš eccelsa felicitĂ e gli Sciamani entrano in trance per potere effettuare dei miracoli.
Oggi invece, sempre di piĂš âcoloro che cercano una ´dimensione superioreâ prendono la droga per aumentare la creativitĂ o per dimenticare semplicemente i loro problemi ; si sentono âhighâ ma è un dramma perchè sono sulla via sbagliata. Con la droga rovinano la loro salute e spesso la loro bella vita.
Ci sono tanti modi per raggiungere la felicitĂ . Ma perchĂŠ personalmente non sperimentiamo quasi mai un miracolo? Che cosa non abbiamo ancora riconosciuto â perchĂŠ brancoliamo nel buio? Sembra che ci manchino alcuni elementi costitutivi molto importanti. Sembra che câè un segreto nascosto che ci disturbi, che ci impedisce di raggiungere un miracolo â che diavolo è? Câè un âqualche cosaâ che dobbiamo ancora scoprire.
Ma prima diamo unâocchiata alle meraviglie, ai miracoli che esistono nel cristianesimo, nel buddismo e nel sciamanismo. Durante lâanalisi, acquisiremo saggezza e conoscenza rivoluzionarie e scopriremo anche il motivo del nostro blocco allâincontro del miracolo. Dopo di che siamo pronti per la pratica.
n´occhiata veloce, importante per la nostra comprensione dei miracoli.
Fisicaquantistica * Non câè materia in sĂŠ (Planck: âquanto elementare di azioneâ): tutto è possibile. * La casualitĂ gioca un ruolo (Heisenberg: principio di indeterminazione). * Lâosservatore decide il risultato (SchrĂśdinger: esperimento mentale). * Le informazioni sono prese in maniera infinitamente veloce (impulso degli uomini: il linguaggio, delle immagini e dei sentimenti). * La dimensione superiore è il âluogoâ in cui i problemi sono risolti. â(Einstein) * La luce è lâenergia pura, con massa a riposo â0â
Il nostro mondo â
dal punto di vista del cristianesimo
Le seguenti due citazioni bibliche contengono, in teoria, tutto il mistero di un miracolo: [GesĂš disse]: â23 In veritĂ io vi dico che chi dirĂ a questo monte: Togliti di lĂ e gettati nel mare, se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrĂ , gli sarĂ fatto. 24 Perciò vi dico: Tutte le cose che voi domanderete pregando, crediate che le avete ricevute, e voi le otterrete.â (Marco 11, 23-24) Ed anche: GesĂš disse ai discepoli: â11 PerchĂŠ a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12 Cosi a chi ha, sarĂ dato e sarĂ nellâabbondanza; ed a chi non ha, sarĂ tolto anche quello che ha.â (Matteo13, 11-12)
In un primo momento queste parole possono sembrare un poco âmisterioseâ, per lo meno sorprendenti. Ossia, ...