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Kamasutra
Vatsyayana, Alain Daniélou
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Kamasutra
Vatsyayana, Alain Daniélou
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Inhaltsverzeichnis
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Con una donna di cui si conosca la natura profonda e con la quale vi sia corrispondenza d'amorosi sensi si divide tutto, tutto Ăš in comune. V?tsy?yana (III sec. d.C.) Il trattato erotico piĂč famoso del mondo ci svela tesori di smaliziata saggezza e di sottile penetrazione psicologica nel rapporto tra i sessi. Un invito alla riscoperta di questo testo, in un'antologia che non si ferma alle sue parti piĂč note e divulgate, che ci introduce in un mondo colto e raffinato, di stratagemmi seduttivi, intrighi di harem e ciniche cortigiane. Il trionfo della sensualitĂ in tutte le sue piĂč svariate sfaccettature.
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Information
Thema
Personal DevelopmentThema
Self ImprovementSeconda parte
APPROCCI DâAMORE
dp n="24" folio="24" ? dp n="25" folio="25" ?Questa sezione Ăš la piĂč famosa del KÄma SĆ«tra. In essa compare una meticolosa elencazione delle varie posizioni sessuali, nonchĂ© di abbracci, baci, graffi, morsi, percosse e sospiri che costituiscono delle pratiche complementari alla copula. Lâesigenza che guida lâautore in questa sezione (piuttosto noiosa in fondo, e perciĂČ ridimensionata in questa antologia) Ăš il desiderio di completezza: il KÄma SĆ«tra si propone infatti come trattato scientifico. Tuttavia VÄtsyÄyana Ăš perfettamente consapevole che la fantasia degli amanti nellâempito della passione non conosce limiti nĂ© regole. Il sesso va perĂČ disciplinato per evitare che si trasformi in un atto brutale, laddove il confine tra orgasmo e violenza Ăš assai sottile.
CAPITOLO PRIMO
Le stimolazioni del desiderio erotico
Questo capitolo affronta lâannosa questione: uomini e donne godono in modo diverso? VÄtsyÄyana cita lâopinione dei maestri a lui precedenti che insistono sulle differenze nel modo di provare piacere fra uomo e donna. Tuttavia lâautore, respingendo tali autorevoli giudizi, afferma senzâaltro che il piacere dei due Ăš uguale, anche se i tempi dellâuomo e della donna sono diversi. Da ciĂČ nasce lâimportanza dei preliminari affinchĂ© la donna raggiunga il suo appagamento (che richiede un tempo piĂč lungo) e sia totalmente partecipe dellâatto sessuale.
1. Lâuomo, a seconda delle dimensioni del suo sesso, viene chiamato âlepreâ (shasha), âtoroâ (vrisha) o âcavalloâ (ashva). La donna, secondo il tipo di appartenenza, viene chiamata âcerbiattaâ (mrigÄ«), âgiumentaâ (vÄdavÄ) o âdonna elefanteâ (hastinÄ«).
2. Coloro che sono debitamente assortiti formano le tre coppie equilibrate.
Questa classificazione anatomica rivela lâattenzione alla compatibilitĂ fisica dei partner.
13. NĂ© lâuomo nĂ© la donna possono arrivare a conoscere lâesperienza del piacere dellâaltro. Non si possono provare i sentimenti dâun uomo. Come giungere a descriverne il godimento?
14. «Come si potrebbe mai sapere se la donna prova un piacere in tutto simile a quello dellâuomo? Lâeccitazione dellâuomo cessa non appena abbia eiaculato. Il bisogno della donna non Ăš allora appagato, dappoichĂ© la natura della donna non Ăš simile a quella dellâuomo.»
15. Una cosa Ăš certa, ed Ăš che lâuomo che indugia nellâazione piace alle donne; e che queste, al contrario, si dolgono di quelli che giungono al godimento in fretta.
16. Pure non Ăš cosĂŹ. Una volta calmato il prurito, lei desidera che lâatto si protragga. La durata Ăš dunque elemento essenziale.
17. La confricazione del membro virile calma lâeccitazione della donna. Ma sono i segni dâaffetto (abhimÄna), i baci, le carezze a darle il suo piacere.
20. Ă mediante una stimolazione continua che la donna prende gusto alla cosa. Al principio Ăš moderatamente interessata, non Ăš disposta a sopportare gran cosa, poi, a poco a poco, provando piacere nellâunione lascia il corpo senza difesa. Alla fine, se lui desidera il riposo Ăš lei che non glielo permette.
21. Quando il vasaio avvia il suo tornio la velocitĂ , lenta allâinizio, aumenta a poco a poco, poi rallenta e si ferma. Lo stesso pare valga per lâeccitazione della donna dal principio alla fine.
22. Secondo il testo dei BÄbhravya: «Lâuomo prova piacere fino allâeiaculazione; il piacere della donna Ăš continuo. Quando ha sparso il suo seme lui cerca il riposo, ma lei vuol continuare».
I BÄbhravya sono maestri di scienza erotica antecedenti lâautore del KÄma SĆ«tra
23. Lâopinione di VÄtsyÄyana Ăš che la donna, al pari dellâuomo, prova un eguale godimento dal principio alla fine.
24. Ă forse possibile che due esseri appartenenti alla stessa specie e che compiono lo stesso atto non ne traggano un identico piacere?
25. Vi sono differenze soltanto negli approcci e negli atti secondari (carezze, baci e via dicendo).
26. VÄtsyÄyana non crede che possa esistere differenza nel piacere. La differenza di sesso Ăš fatto di nascita. Ă generalmente ammesso che lâuomo Ăš attivo e la donna passiva. Lâazione dellâuomo differisce dunque da quella della donna. Lâuomo pensa che gode della donna, la donna pensa che lâuomo gode di lei. La differenza risiede dunque nellâatteggiamento e nellâesperienza e non nel godimento.
30. PoichĂ© appartengono alla stessa specie (jÄti), lâuomo e la donna ricercano lo stesso piacere nel rapporto sessuale. Per questo occorre innanzi tutto stimolare il desiderio mediante le attenzioni preliminari.
35. Allâinizio dellâatto lâardore dellâuomo Ăš cosĂŹ forte che cerca di finire al piĂč presto, ma successivamente accade altrimenti. Il comportamento della donna, per giungere al godimento, Ăš esattamente il contrario.
dp n="30" folio="30" ? 36. Tutti concordano nel ritenere che nel rapporto lâuomo raggiunge il godimento piĂč in fretta della donna.
37. Che la donna sia sottomessa o ritrosa per natura, apprende molto rapidamente i giochi dellâamore, spiegano quelli che queste cose sanno.
CAPITOLO TERZO
I baci
1. Non esistono particolari momenti per baci, graffi, morsi perchĂ© per essi ogni momento Ăš buono, nei preliminari e in tutta la durata del rapporto. Percosse e gemiti fanno anchâessi parte delle pratiche dâamore.
2. In nessun luogo o momento la passione conosce regole, dichiara VÄtsyÄyana.
13. IL GIOCO DEI BACI
A questo punto subentra un gioco.
Emerge lâaspetto ludico e gioioso del sesso che ha sempre come scopo primario la gratificazione reciproca.
14. Vince il primo che cattura il labbro dellâaltro. Come in un gioco devâesservi sorpresa e, poichĂ© câĂš un vincitore, la disputa Ăš inevitabile: uno stimolante anche questo.
15. Se Ú la donna che perde, ecco che piagnucola e muove le mani, sospira, lo minaccia, lo morde e quindi, volgendosi rapida, lo attira a sé forte, lo tratta male e lo insulta. Se vince nuovamente, lo maltratta due volte.
âEroeâ ed âeroinaâ sono termini tecnici che designano i protagonisti delle opere del teatro indiano. In questa sede indicano gli amanti nonchĂ© i destinatari del KÄma SĆ«tra.
16. IL RAGGIRO (KAPADYUTA)
Lâeroina, approfittando della distrazione del suo eroe, fiero di sĂ© e distratto, gli afferra il labbro nella morsa dei denti e immobile lo tiene. Se lui protesta, subito lo minaccia, lo scuote, danza gioiosa e agitando le braccia lo schernisce, gli dice il fatto suo.
26. IL RISVEGLIO (PRATIBODHIKA)
Quando lâamante rientra tardi e bacia la fanciulla addormentata, le sue intenzioni appaiono evidenti. Questo Ăš quel che viene detto il âbacio di risveglioâ (pratibodhika).
27. Quando la fanciulla Ăš svegliata in tal modo dallâamante deve, per mettere alla prova lâamore che lui le porta, far finta di dormire.
28. Quando il riflesso dellâamata appare in uno specchio, su un muro o nellâacqua, allora per mostrare quel châegli sente lâamante deve baciare lâimmagine riflessa.
29. Un ragazzo (bÄla), baciando il ritrattĂČ fatto da un artista, bacia lui pure un riflesso.
30. La notte, durante uno spettacolo o durante riunioni di famiglia, le si avvicina volutamente, le bacia le mani o le dita ...