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PRELIMINARY PROBLEMS LâANVUR e le sue procedure di valutazione
del sistema universitario e della ricerca. Lâinternazionalizzazione della ricerca storico-educativa: significato e possibili interpretazioni
Simonetta Polenghi
1. Introduzione allâANVUR
Negli ultimi anni il mondo accademico italiano Ăš stato investito con forza crescente da una serie di spinte âesterneâ in ordine alla ricerca e alla sua valutazione che, inizialmente sopportate o sottovalutate nella maggior parte dei casi, stanno ora evidenziando la loro portata. Scopo di queste riflessioni Ăš quello, limitato, di avviare al tema i dottorandi e i ricercatori piĂč giovani, nonchĂ© fornire qualche spunto di riflessione agli studiosi che, a disagio con le nuove procedure, devono comunque con queste confrontarsi.
LâANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) Ăš stata istituita con Legge 24 novembre 2006, n. 286 (Gazzetta Ufficiale n. 277 del 28 novembre 2006 â Supplemento ordinario n. 223). AllâANVUR spetta la valutazione esterna della qualitĂ delle attivitĂ delle universitĂ , i cui risultati costituiscono criterio di riferimento per lâallocazione dei finanziamenti statali alle universitĂ e agli enti di ricerca. Il legame istituito tra valutazione e finanziamento provoca evidenti ricadute, che sollecitano i ricercatori a migliorare la qualitĂ della loro produzione, pena la riduzione dei finanziamenti pubblici. LâANVUR perĂČ esprime anche criteri che, indirizzando la valutazione verso determinati parametri, finiscono con lâincidere, positivamente o meno, sullâorganizzazione della ricerca e sui suoi oggetti dâindagine.
Ricordiamo i settori nei quali lâANVUR esercita la propria azione (http://www.anvur.org/index.php?lang=it): ASN, AVA, VQR, oltre ai dottorati di ricerca. Dietro queste sigle, ignote ai piĂč giovani ma ben presenti a chi con esse deve da qualche anno confrontarsi, sono ambiti centrali del sistema universitario.
LâASN (Abilitazione Scientifica Nazionale) costituisce il requisito necessario (sia pur non sufficiente) per lâaccesso alla prima e alla seconda fascia della docenza universitaria (professori ordinari e associati). AllâANVUR spetta il compito di calcolare e pubblicare le mediane e di valutare i professori che si candidano come commissari. Le mediane sono attualmente definite negli allegati A e B del DM 76/2012 (Regolamento recante criteri e parametri per la valutazione dei candidati ai fini dellâattribuzione dellâabilitazione scientifica nazionale per lâaccesso alla prima e alla seconda fascia dei professori universitari, nonchĂ© le modalitĂ di accertamento della qualificazione dei Commissari). Il Regolamento stabilisce che i commissari prendano in considerazione non solo criteri qualitativi circa la produzione scientifica dei candidati (come sempre Ăš stato), ma pure parametri e indicatori quantitativi, predeterminati dal regolamento stesso. Limitandoci ai criteri per lâaccesso alla seconda fascia, rileviamo che «la qualitĂ della produzione scientifica viene valutata allâinterno del panorama internazionale della ricerca, sulla base dellâoriginalitĂ , del rigore metodologico e del carattere innovativo, avvalendosi, quando disponibili, delle classificazioni di merito delle pubblicazioni di cui allâallegato D». GiĂ questo criterio rimanda allâinternazionalizzazione. Lâallegato D concerne la classificazione delle pubblicazioni: lâeccellenza Ăš data quando la pubblicazione Ăš riconosciuta tale a livello internazionale. Inoltre, il luogo ove si pubblica riveste importanza notevole: il DM indica come criterio la âcollocazione editoriale dei prodotti scientifici presso editori, collane o riviste di rilievo nazionale o internazionale che utilizzino procedure trasparenti di valutazione della qualitĂ del prodotto da pubblicare, secondo il sistema di revisione tra pariâ. Non ci si sofferma qui sulla procedura di peer review, rimandando al saggio di Marta Brunelli. Questa indicazione ha fatto sĂŹ che molte collane editoriali italiane si dotassero di procedure standardizzate e controllate di referaggio â una sorta di certificazione della qualitĂ del prodotto, antecedente la sua pubblicazione. La valutazione successiva avviene non piĂč solo con le recensioni, ma con lâaccertamento delle citazioni ricevute, quando lâopera si collochi in un settore disciplinare bibliometrico. Lâarea pedagogica non Ăš ad oggi inclusa in tale sistema di misurazione, ma vale la pena discuterne perchĂ© non Ăš affatto escluso che vi possa entrare.
Nella valutazione dei titoli presentati dai candidati, la commissione deve tra le altre cose considerare la âpartecipazione scientifica a progetti di ricerca internazionali e nazionali, ammessi al finanziamento sulla base di bandi competitivi che prevedano la revisione tra pari [âŠ]; [lâ]attribuzione di incarichi di insegnamento o ricerca (fellowship) ufficiale presso atenei e istituti di ricerca, esteri e internazionali, di alta qualificazione; [la] partecipazione a enti o istituti di ricerca, esteri e internazionali, di alta qualificazioneâ. Il riconoscimento dellâesperienza allâestero Ăš evidente.
Circa gli indicatori di attivitĂ scientifica nei settori non bibliometrici, il Regolamento indica una suddivisione delle riviste in tre classi di merito (fascia A, B, C): anche in questo caso, come in quello delle monografie, la collocazione editoriale diventa rilevante: pubblicare su una rivista di classe A risulta premiale, soprattutto se la rivista Ăš dotata di indice ISI/Scopus. Questo indicatore, tuttavia, non Ăš esente da problematicitĂ (Bandini 2013).
Altri indicatori, meramente quantitativi, sono le mediane, ovvero, per dirla in modo molto semplice, il numero di libri e di articoli e saggi pubblicati, rapportati al numero medio di libri, articoli e saggi pubblicati dai professori associati (o ordinari in caso di valutazione relativa alla prima fascia). Lâabbinamento concorsuale del SSD (settore scientifico disciplinare) MPed/02 (Storia della pedagogia) con il SSD MPed/01 (Pedagogia generale e sociale) in un unico macrosettore (11/D1) ha prodotto, stante la preponderanza numerica dei docenti di MPed/01 e, in generale, la loro maggior produttivitĂ , una situazione nuova. In ambito storico, infatti, le caratteristiche stesse della ricerca, fondata normalmente su fonti a...