Capitolo VI
La tarda EtĂ del bronzo e lâEtĂ del ferro
La fiorente civiltĂ di cui avevano goduto le isole Eolie e la Sicilia nella prima e nella media EtĂ del bronzo giunge bruscamente alla fine intorno alla metĂ del xiii secolo a.C.
I rapporti pacifici e gli scambi commerciali che collegavano fra loro i popoli delle diverse rive del Mediterraneo si interrompono quasi completamente.
Inizia ora unâetĂ rude, di guerra e di paura, che costringe le popolazioni a cambiare tutto il loro sistema di vita e che trasforma profondamente le basi della loro economia.
Si apre ora un vero e proprio medioevo che avrĂ termine solo cinque secoli dopo con la colonizzazione greca della Sicilia e dellâItalia meridionale.
Nella prima EtĂ del bronzo, cosĂŹ come nellâEtĂ del rame, nessun grave pericolo sembrava minacciare le popolazioni eoliane e siciliane. I villaggi di queste etĂ non dovevano essere particolarmente assillati da preoccupazioni di difesa se sceglievano frequentemente posizioni amene. A Lipari, per esempio, lâabitato si estendeva al di fuori del castello nella sottostante pianura di Diana.
Ma giĂ nella media EtĂ del bronzo il pericolo aveva dovuto farsi grave e imminente e doveva essere risentito molto piĂč dalle isole Eolie che dalla Sicilia. Era una minaccia che proveniva dalle coste della penisola italiana. Solo un grave timore poteva consigliare di costruire dei villaggi in posizioni cosĂŹ disagevoli come quelle del Milazzese, di Panarea e della Portella di Salina.
E questa minaccia finisce con il prevalere. La vecchia civiltĂ Ăš travolta dallâirrompere di genti nuove che, giungendo dal mare o attraversando lo stretto di Messina, invadono le isole Eolie e la Sicilia.
Siamo ormai agli albori della protostoria e i fatti di questa etĂ , anche se non documentati da una vera e propria storia scritta, trovano almeno unâeco assai vasta nella leggenda.
A queste popolazioni nuove possiamo quindi dare anche un nome: sono gli Ausoni, i Siculi, i Morgeti.
1. La cultura ausonia delle isole Eolie
Diodoro Siculo (v, 7) dice che le isole Eolie sarebbero state dapprima deserte. Ma successivamente Liparo, figlio di Auson re degli Ausoni â popolo dellâItalia centro-meridionale â venuto a discordia con i fratelli e impadronitosi delle navi e di un esercito, sarebbe partito dallâItalia meridionale e avrebbe occupato lâisola che da lui prende il nome, fondandovi la cittĂ .
In realtĂ le isole Eolie non erano deserte. Al contrario fioriva in esse una civiltĂ giĂ almeno due volte millenaria.
Ma la colonizzazione delle isole da parte di una popolazione proveniente dalla penisola italiana, e cioĂš degli Ausoni della leggenda diodorea, trova una conferma nei dati archeologici.
Sullâacropoli di Lipari, sopra le rovine delle capanne della media EtĂ del bronzo, distrutte da incendio, si estende uno strato le cui ceramiche, estremamente caratteristiche, differiscono totalmente da quelle dellâetĂ precedente e non trovano dâaltronde nessun confronto in Sicilia.
Ă evidente che lâunitĂ culturale, che collegava nella fase precedente le isole Eolie con la Sicilia, sâĂš spezzata.
I materiali di questo strato si identificano invece con quelli delle fasi tardive della cultura «appenninica» della penisola italiana e soprattutto con quelli dei villaggi pugliesi dello Scoglio del Tonno presso Taranto, di Porto Perone presso Leporano, di Coppa Nevigata presso Manfredonia ecc.
Questa identitĂ tipologica ci prova che le isole Eolie vengono ora a rientrare improvvisamente e totalmente nellâorbita di quelle culture dellâItalia peninsulare con le quali nellâetĂ precedente esistevano giĂ degli scambi assai attivi. La concordanza fra la leggenda e i risultati dellâindagine archeologica non potrebbe essere piĂč stretta. Sulla base del testo di Diodoro possiamo quindi chiamare ausonia la civiltĂ che ora si inizia nelle isole Eolie.
Carta vii. Stazioni della tarda EtĂ del bronzo e dellâEtĂ del ferro in Sicilia.
1 Lipari acropolis
2 Milazzo
3 Tindari
4 Longane
5 Pozzo di Gotto
6 Malvagna
7 Cocolomazzo di Mola
8 Naxos
9 PaternĂČ
10 Mendolito
11 Centuripe
12 Lentini
13 Ortigia
14 Rivettazzo
15 Cassibile
16 Noto Vecchio
17 Finocchito
18 Tremenzano
19 Palazzolo
20 Pantalica
21a Vizzini
21b Giarratana
22 Modica
23 Molino Badia
24 San Cataldo
25 Caltagirone
26 Monte San Mauro
27 Niscemi
28 Butera
29 Monte Dessueri
30 Realmese
31 Calcarella
32 Favara
33 Cannatello
34 Polizello
35 Valledolmo
36 SantâAngelo Muxaro
37 Santa Margherita Belice
38 Erice
39 Segesta
40 San Giuseppe Iato
41 Monte Scurzi
Lâesame del materiale archeologico ci permette di distinguere chiaramente due fasi distinte nella lunga evoluzione di questa civiltĂ . Chiameremo dunque queste fasi Ausonio i e ii.
Fig. 29. Ceramica della cultura Ausonio i proveniente dalla necropoli di Lipari. Museo di Lipari. Diametro della tazza piĂč grande: 21,6 cm;
degli altri oggetti in proporzione.
LâAusonio I
Lâelemento piĂč appariscente nelle ceramiche della prima fase della civiltĂ ausonia Ăš la quantitĂ e la varietĂ delle appendici che si soprelevano sulle anse delle scodelle carenate e dei piccoli tegami, sempre di colore nerastro.
Queste appendici hanno la forma di un semplice cilindro oppure quella di unâascia, oppure sono due cilindri o un paio di corna che si dipartono dallâestremo di uno stelo verticale (fig. 29).
Oppure lâansa Ăš formata da una larga piastra traforata, sormontata da volute contrapposte.
Anche le alte anse a cordone, che risalgono sopra lâorlo di tazze-attingitoio, sono sormontate da piccole corna.
Il vaso domestico piĂč comune di questa etĂ Ăš la grande situla cilindrica decorata con un rozzo cordone e con quattro linguette intorno allâorlo.
Questa cultura Ăš stata trovata finora solo sullâacropoli di Lipari, sulla quale forse si sono insediati gli invasori cacciandone i precedenti abitanti.
Nessuna traccia se ne Ăš riscontrata nelle isole minori. I villaggi della cultura del Milazzese, di Panarea, di Salina e di Filicudi, hanno soggiaciuto a una distruzione violenta e non sono stati piĂč ricostruiti. Forse le condizioni di insicurezza del mare e la continua minaccia di incursioni nemiche impediscono ora alle piccole comunitĂ di sopravvivere e le isole minori devono essere abbandonate. Qualche traccia di questa cultura si Ăš invece riconosciuta a Milazzo. Ma anche sullâacropoli di Lipari lo strato corrispondente a questa prima fase della cultura ausonia Ăš di piccolo spess...