Blasphemia
Il Teatro e il Sacro
AA.VV., Roberto Cuppone, Ester Fuoco
- 336 pages
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Blasphemia
Il Teatro e il Sacro
AA.VV., Roberto Cuppone, Ester Fuoco
Ă propos de ce livre
Blasfemia (greco ?????????, blasph ĂȘ m Ă a; da cui 'bestemmia') deriva da ???????? ( bl ĂĄ ptein ), ingiuriare, e ???? ( phĂȘmĂȘ ), reputazione; significa letteralmente diffamazione, contestazione della Fama; cioĂš, piĂč che del divino in sĂ©, del suo valore identitario. Se Ăš vero che il teatro, alla ricerca di uno statuto di necessitĂ , da piĂč di un secolo si racconta come discendente del rito (in questo confortato dall'antropologia e dai miti fondativi di quasi tutte le culture), allora si puĂČ dire, con una punta di provocazione, che la storia di quello che noi chiamiamo teatro Ăš in effetti storia di una progressiva 'dis-sacrazione' (come in primis dimostra il Teatro Greco); ma nel contempo anche di un senso di perdita, di ricerca di quella stessa necessitĂ iniziale (come dimostrano ad esempio i ciclici dibattiti sulla tragedia e sulle origini del teatro). Ecco perchĂ©, secondo Grotowski, diversamente dalla profanazione, che Ăš invece mancanza di rapporto col sacro, oggi paradossalmente "il blasfemo Ăš il momento del tremito. Si trema quando si tocca qualcosa che Ăš sacro; forse Ăš giĂ distrutto, distorto, deformato e comunque rimane sacro. Il blasfemo Ăš un modo per ristabilire i legami perduti, per ristabilire qualcosa che Ăš vivo [âŠ] Non c'Ăš blasfemo se non c'Ăš relazione vivente col sacro ".