CAPITOLO 1
I principi di base dellâanalisi tecnica
Lo studio dei mercati finanziari, in particolare di quelli azionari, puĂČ essere condotto analizzando tre diverse scuole di pensiero:
1. Lâanalisi fondamentale, che mira a determinare il valore intrinseco (fair value) delle varie attivitĂ finanziarie (azioni, obbligazioni, materie prime, valute), al fine di individuare quelle che appaiono sottovalutate o sopravvalutate dai prezzi espressi dal mercato.
2. La random walk theory, che si basa sullâipotesi di efficienza dei mercati finanziari. Secondo tale teoria i prezzi fluttuano irregolarmente attorno al proprio valore intrinseco, spinti delle informazioni che continuamente arrivano sul mercato.
3. Lâanalisi tecnica studia lâandamento dei mercati finanziari attraverso lâesame delle serie storiche dei prezzi. Lâesame viene effettuato tramite:
a. Unâanalisi grafica, che studia lâandamento dei prezzi per ricercare le configurazioni e i pattern che si ripetono con una certa frequenza.
b. Unâanalisi quantitativa, che studia il movimento dei prezzi tramite lâutilizzo di indicatori/oscillatori matematici.
c. Lâanalisi volumetrica, che analizza lâentitĂ e il posizionamento dei volumi per valutare la consistenza dei movimenti di mercato e per individuare quali sono i prezzi piĂč importanti.
Lâanalisi fondamentale si basa quindi sullo studio e la previsione delle variabili economico-finanziarie che incidono sullâandamento dei mercati finanziari. Oltre allâesame di alcune variabili macroeconomiche (come il Pil, i tassi dâinteresse, il prezzo delle materie prime, il tasso di inflazione e cosĂŹ via), vengono condotte anche analisi di tipo settoriale e aziendale. Per quanto riguarda i titoli azionari si effettua uno studio approfondito della situazione economico-finanziaria di una societĂ , con lâobiettivo di stabilire qual Ăš la soliditĂ aziendale, ossia la capacitĂ di unâazienda di durare nel tempo, adattandosi alle mutevoli condizioni del mercato. Lâobiettivo principale di questo tipo di analisi Ăš stabilire quali sono le attivitĂ finanziarie che, in base ai prezzi di mercato, sono sottovalutate e quali quelle che invece risultano sopravvalutate. Le prime andranno acquistate (ipotizzando un successivo rialzo dei prezzi), le seconde saranno invece vendute (anticipando una probabile discesa dei prezzi). Gli studi condotti utilizzando lâanalisi di tipo fondamentale vengono quasi sempre usati per finalitĂ di investimento e sono pertanto focalizzati su un orizzonte temporale di medio termine (6/12 mesi).
La random walk theory interpreta invece i movimenti dei mercati mediante lâimpiego della tecnica statistica. I mercati sono visti come dei âdadiâ che, in funzione delle loro caratteristiche intrinseche, possono generare una serie di risultati. I risultati sono costituiti dalle performance storiche che, nella loro sequenza, costituiscono le stime sui possibili andamenti futuri. Il presupposto teorico Ăš che i mercati sono governati da una legge casuale, in quanto le informazioni che innescano le variazioni dei prezzi impattano in modo imprevedibile sullâandamento del mercato. Da questo assunto deriva che lo studio e lâanalisi del comportamento passato dei prezzi non consente di predire il futuro comportamento dei mercati.
Lâanalisi tecnica si pone agli antipodi rispetto alla random walk theory, in quanto ipotizza che lo studio del comportamento passato del mercato sia fondamentale per poter anticipare quello che potrebbe accadere nel prossimo futuro. Lâanalisi tecnica, oltre che per condurre analisi di scenario su orizzonti temporali di medio termine, viene pertanto utilizzata anche con finalitĂ speculative, in quanto consente di costruire interessanti strategie operative per il trading di breve termine. La sua finalitĂ principale Ăš individuare, con la maggior precisione possibile, il momento migliore per intervenire sul mercato (quello che in gergo tecnico viene chiamato âmarket timingâ).
I principi cardine dellâanalisi tecnica sono legati a questi concetti fondamentali:
âą Il prezzo viene determinato dallâincontro/scontro tra la domanda e lâofferta e sconta tutte le informazioni disponibili ai vari operatori.
âą Domanda e offerta dipendono da fattori non sempre razionali e sono molto spesso collegate allâemotivitĂ degli investitori.
âą I prezzi si muovono seguendo delle tendenze (trend) di diversa estensione temporale (sul mercato si intrecciano infatti movimenti di breve termine con tendenze di medio/lungo termine).
âą I trend cambiano soltanto quando si verifica un cambiamento significativo tra la forza della domanda (ossia la forza dei compratori) e quella dellâofferta (la forza dei venditori).
âą Il lavoro dellâanalista tecnico consiste nel misurare costantemente la forza dei compratori (pressione rialzista) e quella dei venditori (pressione ribassista), per capire qual Ăš la tendenza primaria presente sul mercato (ossia quale delle due forza sta controllando il mercato).
IL MERCATO
a. Gli investitori istituzionali, che gestiscono grosse disponibilitĂ finanziarie con finalitĂ di investimento di medio termine.
b. I fondi pensione e le assicurazioni, che lavorano con obiettivi di rendimento a medio/lungo termine e operano con un basso profilo di rischio.
c. I fondi speculativi (hedge fund), che cercano di sfruttare eventuali inefficienze presenti sui mercati e costruiscono strategie operative su orizzonti temporali di breve/brevissimo termine.
d. Gli investitori privati/trader, che gestiscono in modo autonomo la propria liquiditĂ , sfruttando la loro velocitĂ di esecuzione e la loro flessibilitĂ operativa.
Sui vari mercati finanziari si assiste pertanto a una battaglia (Figura 1.1) continua tra:
âą I compratori, che sono pertanto rialzisti, in quanto acquistano unâattivitĂ finanziaria perchĂ© ipotizzano che il suo prezzo aumenti. Sono quindi ottimisti circa il futuro andamento del mercato e in gergo tecnico sono chiamati tori.
âą I venditori, che sono pertanto ribassisti, in quanto vendono unâattivitĂ finanziaria perchĂ© ipotizzano che il suo prezzo scenda. Sono quindi pessimisti circa il futuro andamento del mercato e in gergo tecnico sono chiami orsi.
FIGURA 1.1 â La battaglia tra orsi e tori.
CHE COSA âMUOVEâ I PREZZI
Lâandamento dei mercati azionari Ăš condizionato da diversi fattori esogeni, che incrementano la volatilitĂ dei prezzi e alimentano movimenti speculativi di brevissimo termine. In particolare si segnalano:
a. La diffusioni di dati societari. Ogni tre-sei mesi le societĂ con titoli quotati rendono noti i risultati ottenuti nel periodo considerato. Molto spesso vengono organizzate apposite âconference callâ, ossia incontri tra i responsabili delle societĂ e gli analisti finanziari, chiamati poi a esprimere un giudizio sullâandamento gestionale. Ă proprio durante queste sedute che il detto âBuy on rumors, sell on the newsâ trova la sua massima applicazione: molto spesso, infatti, le quotazioni aumentano/diminuiscono sensibilmente alla vigilia di un evento importante (come la diffusione di un risultato trimestrale) e poi, una volta che questo viene reso pubblico, si assiste a una repentina inversione di tendenza (se i prezzi stavano salendo si verifica una correzione, mentre se stavano scendendo si verifica un rimbalzo). Va inoltre evidenziato che negli ultimi anni si Ăš verificata una netta segmentazione settoriale dei mercati azionari: per questo motivo, i risultati ottenuti da una societĂ che appartiene a un certo comparto influenzano inevitabilmente anche tutti gli altri titoli dello stesso settore.
b. I giudizi dei broker. Le principali banche dâaffari pubblicano quotidianamente report di analisi, sia tecnica sia fondamentale, con i quali vengono espressi dei giudizi relativi sia allâandamento delle societĂ sia sul futuro comportamento del titolo. Le raccomandazioni, che possono essere di Buy (acquistare), Outperform (titolo che andrĂ meglio nel mercato), Overweight (sovrappesare), Add-Accumulate (accumulare), Hold (mantenere), Neutral o Equal Weight (neutrale), Reduce (ridurre), Underperform (titolo che andrĂ peggio nel mercato), Underweight (sottopesare) e Sell (vendere), condizionano inevitabilmente il comportamento del titolo nel brevissimo termine. Anche qui, tuttavia, non Ăš raro il caso di titoli che dopo un rialzo iniziale, provocato per esempio dalla diffusione di un giudizio di Buy o di Outperform, accusino poi improvvise inversioni di tendenza.
c. Lâimportanza crescente che negli ultimi anni ha assunto lâanalisi tecnica fa sĂŹ che:
Il superamento di importanti livelli di prezzo di resistenza provochi unâaccelerazione dei prezzi verso lâalto, alimentata da tutti gli operatori che, operando secondo le regole di trend following, entrano sul mercato soltanto quando si verifica il breakout di importanti barriere grafiche.
Al contrario, il cedimento di chiare soglie di supporto innesca molto spesso delle brusche e rapide flessioni, innescate sia dalla chiusura di posizioni long (per lâattivazione degli stop-loss di protezione) sia dallâapertura di nuove posizioni short sul titolo.
d. I dati macro internazionali. Questi ultimi sono molto importanti, in quanto permettono di conoscere lâandamento generale ...