Perché laurearsi?
Un pratico aiuto per poter agevolmente trovare un argomento di ricerca, raccogliere e ordinare documenti e materiale specifici, sistematizzare le riflessioni sul tema scelto e sulle informazioni reperite e per poter esporre in modo elegante e critico quanto studiato. E per il resto, Ú tutto in mano al metodo di lavoro e alla buona sorte. Una buona sorte che, come diceva uno dei miei maestri, «siamo noi che ce la tiriamo appresso».
Ah figlio
nel cammin della vita
sei nuovo pellegrin, perciĂČ ti sembra
mostruoso ogni evento. Il tuo stupore
non condanno perĂČ: la meraviglia
dellâignoranza Ăš figlia,
Ăš madre del saper.
Pietro Metastasio, Temistocle, Atto I, scena prima, 1736
La domanda non Ăš corretta.
O meglio, Ú imprecisa, troppo vaga, a rischio di alibi e ragioni irragionevoli. Dovresti chiederti: perché devo laurearmi?
Sei uno studente universitario e hai poco tempo, preso come sei con gli ultimi esami, il tirocinio e le relative relazioni per ottenere gli ultimi crediti, la contabilizzazione della tua carriera per lâiscrizione a un ciclo di studi superiore, per la scelta della Magistrale o del Master o dellâazienda a cui rivolgere la tua candidatura di giovane dalle belle speranze? E poi la scelta del luogo per la festa con gli amici e i parenti, della marca del prosecco e del vestito per la cerimonia, della lista degli invitati e degli omaggi da far trovar loro sulla tavola accanto al segnaposto? Immerso in simili tensioni e ansie, ti laurei perchĂ© devi porre fine allâultimo grande sforzo che Ăš passo obbligato per poter scrivere sul tuo biglietto da visita dott. o dott.ssa.
Sei uno studente universitario e di tempo non ne hai molto, preso come sei ad approfondire ricerche e temi dâindagine nati da un laboratorio di quel corso che ti ha tanto appassionato e che vuoi conoscere meglio? E poi i libri da leggere, i seminari da frequentare, le giornate di studio proposte dallâaltra FacoltĂ a cui non puoi non partecipare, le discussioni con il gruppo studentesco, gli incontri con quel testimone che parla del mondo del lavoro, gli appuntamenti con le fiere del settore per valutare cosa fare dopo? Sostenuto da tali preoccupazioni e aspettative ti laurei perchĂ© devi porre fine al profondo impegno che Ăš passo necessario per scoprire cose nuove e per completare un percorso in cui hai costruito parte del tuo sapere.
Sei uno studente universitario e non hai voglia di perder tempo con queste formalitĂ ? All'universitĂ ti ci hanno mandato? (sempre meglio che andare subito a lavorare, dicevano). Ti laurei per finire di pagare le tasse dâiscrizione, chĂ© il tuo sponsor inizia a mostrar evidenti segni dâinsofferenza. E poi perchĂ© le tue futures options sono in calo.
PerchĂ© quindi devi laurearti? Per differenti ragioni, tutte valide se comprese nelle motivazioni che le sostengono. Alcune discutibili (discutiamone, ma accettiamole), altre ineccepibili (accettiamole, ma discutiamone). Sono motivazioni che spostano lâattenzione dal diritto di laurearsi al dovere di portare a compimento un percorso di crescita, di cambiamento, di maturazione adulto e responsabile1. Un percorso di cambiamento che comporta necessariamente costi â economici, fisici e affettivi â e obblighi. Uno di tali obblighi Ăš proprio il superamento di un esame di laurea che nella maggior parte degli atenei italiani Ăš ancora coincidente con la dissertazione della tesi di laurea2.
La preparazione alla discussione della prova finale Ăš un momento autentico di elaborazione personale di una ricerca. Questo si caratterizza sĂŹ in modo specifico e secondo esigenze proprie al corso di studi (triennale, magistrale, di master, di dottorato) ma necessita di una consapevolezza critica e pratica comune ai diversi livelli di studio a cui questo volume vuole contribuire.
Il progetto che costituisce una tesi di laurea Ăš unâimpresa seria e rigorosa. Ă anzitutto unâoccasione per imparare a coordinare le idee, a gestire il tempo (quello che, come visto poco sopra, manca a qualsiasi laureando. E non solo) e lâorganizzazione del lavoro, indipendentemente dallâargomento scelto. Ă lâopportunitĂ per sistemare la misura del proprio abito mentale e intellettuale, per affinare la propria capacitĂ di discriminazione sui fatti e sulla realtĂ , per confrontarsi con la tensione della progettualitĂ e la gestione del rapporto tra il mondo del possibile e quello del reale, per rinforzare le proprie abilitĂ comunicative e relazionali, per sviluppare creativitĂ e senso critico. Per contribuire a una sempre migliore e necessaria qualificazione tanto di sĂ© quanto della funzione sociale del mondo del sapere e della cultura cui siamo tutti tenuti a contribuire.
âChi Ăš impegnato nella formazione universitaria, o nella formazione tout court, ha ormai capito che i generosi slanci verso la societĂ della conoscenza, lâesaltazione dei saperi come investimento immateriale, l'apologia del capitale umano e l'intera passamaneria che accompagna propositi tanto seri nella loro enunciazione quanto stucchevoli nella loro ripetitivitĂ alimentano spesso nel nostro paese una retorica del tutto assolta da un pur minimo riscontro fattuale. Insistere allora sulla serietĂ degli studi e sul valore di un lavoro ben fatto, anche nelle condizioni difficili del nostro sistema formativo, vuole solo riaffermare lâimportanza dei saperi e dei percorsi che conducono alla loro acquisizione, al loro uso. (Santamaita, 2009: pag. 9)â
Per te, laureanda e laureando, Ăš la prima vera opportunitĂ per imparare a lavorare in autonomia, per far vedere cosa sai e cosa puoi fare. Ă lâopportunitĂ di allenarti a rispondere a una richiesta che ti verrĂ avanzata tutti i giorni nel mondo del lavoro (ma non so se questa Ăš una promessa o una minaccia).
Per molti, moltissimi studenti â ahimĂš, troppi â Ăš la prima occasione in cui dover confrontarsi con strumenti come la comunicazione scritta e la presentazione in pubblico di uno studio, la progettazione di una ricerca, la raccolta di dati e di informazioni su un tema preciso.
Scegliere un argomento, appassionarti alla ricerca, confrontarti con nuovi modelli dâindagine, cercare nuove soluzioni e nuove risposte a problemi e temi che hanno suscitato in te un vivo interesse significa impegnarti in un lavoro personale, unico e originale in cui poter sfidare conoscenze, autori e dati per ricavarne pensieri e soluzioni. Un lavoro che potrĂ diventare una miniera di materiale originale e che potrĂ essere punto di partenza per rielaborare ulteriori riflessioni future: articoli, saggi, libri, ma anche ricerche piĂč approfondite per la laurea specialistica, per il percorso di Master e altri studi superiori. O per arrivare meglio preparato allâingresso nel mondo del lavoro.
Progettare e realizzare una buona prova finale significa rispondere alle tue curiositĂ intellettuali, dar forma alle tue aspirazioni, misurarti con le tue capacitĂ e con i tuoi limiti. Significa, soprattutto, imparare un metodo di lavoro e sperimentare modelli comunicativi efficaci ed efficienti. E vuol dire pure divertirsi.
Tesi o prova finale che sia, laurea di primo livello o specialistica o di master e piĂč, saggio di 300 pagine o articolo di 30 cartelle, una volta finita questa tua fatica ti avrĂ dato molto di piĂč di un diploma: avrai imparato a lavorare in modo creativo, metodico e rigoroso.
In piĂč, dato che devi laurearti â ma a questo punto: dato che vuoi laurearti, e bene â e hai bisogno di gestire al meglio il poco tempo a disposizione (condizione comune a qualsiasi profilo di laureando e di professionista oggi) immergiti nella lettura di questo utile libro per conoscere tutto quello che devi sapere su come preparare (e prepararti) alla tesi di laurea.
Auguriamoci un ottimo lavoro, dato che per un poâ (di pagine e di settimane) lo faremo insieme!
RICETTA PER UNâOTTIMA TESI
ingredienti
âą 1 laureando/a motivato/a e capace
âą 1 un/a relatore/relatrice disponibile
âą 1 efficace metodo di lavoro
âą conoscenze in abbondanza e buon gusto q.b.
âą questa guida, a piacere
Mescere con criterio tutti gli ingredienti con i suggerimenti proposti in questo libro.
Correggere le proporzioni secondo necessit Ă durante la preparazione. Unire sapere e stile q.b. Servire prima che il meglio diventi nemico del bene.
1.1 Tesi di laurea e prove finali
Che tu sia un laureando che ha ripreso (o intrapreso) gli studi in etĂ matura, dopo unâattivitĂ professionale o per migliorare la tua posizione in quella attuale. O che ti trovi tra i pochi e ultimi studenti a misurarti con la vecchia tesi (sĂŹ, non sei lâunico: nei corridoi di alcuni atenei se ne possono ancora incontrare, girovaghi e perseveranti). O che tu condivida con altri innumerevoli laureandi lo smarrimento delle nuove prove, la tesi rimane uno studio di un problema specifico della disciplina afferente al corso di laurea in cui sei iscritto e in cui intendi diplomarti.
OCCHIO
ALLE SCADENZE!
Per conoscere tempistiche e termini, procedure e obblighi a cui attenerti fai riferimento alla Segreteria Studenti della tua FacoltĂ .
Prima che sia troppo tardi.
Nellâormai passata organizzazione didattica dei vecchi ordinamenti la tesi di laurea â la cui denominazione rimane ben viva nel linguaggio degli studenti, dei docenti e delle amministrazioni3 â Ăš un vero e proprio saggio, articolato e corposo su una ricerca esclusiva e originale, di carattere scientifico, bibliografica (approfondimenti teorici della letteratura critica esistente sullâargomento) o empirica (indagini sul campo, sondaggi, colloqui, interviste, questionari et cetera).
Per tali e altri piĂč storici motivi, la tesi di laurea assume appieno la struttura di una pubblicazione scientifica. E come un vero e proprio libro deve avere un indice chiaro e ben organizzato, una suddivisione logica in capitoli e paragrafi, una sezione introduttiva e una contenente le conclusioni, un corredo di note esplicative e bibliografiche, una bibliografia ed eventuali appendici o tavole contenenti grafici, tabelle, immagini e quantâaltro sia stato utilizzato allâinterno del testo.
Lâargomento della tesi di laurea viene assegnato (non sempre deciso, come precisato oltre) da un docente ufficiale, il relatore, in seguito alla richiesta scritta dello studente e controfirmata dallo stesso professore titolare, presentata presso la Segreteria Studenti almeno sei mesi prima dellâinizio della sessione di laurea prescelta. Questa scadenza e altre informazioni tecnico-organizzative possono variare seguendo le disposizioni interne. Infatti, il titolo di studio, lĂ dove presente nel regolamento di ateneo, Ăš conferito dopo il superamento di una discussione finale le cui modalitĂ di svolgimento sono di norma disciplinate nel regolamento didattico del Corso di Laurea. Inoltre, compete alle FacoltĂ alle quali fanno capo i Corsi di Laurea disciplinare per competenza nei rispettivi regolamenti le modalitĂ di organiz...