Riflessioni digitali
Device
DALLâINDOSSABILE ALLâINGOIABILE
Forse il caso piĂč eclatante, da un punto di vista mediatico, Ăš stato il lancio dellâApple Watch, il 9 settembre 2014. In realtĂ il mercato dei dispositivi indossabili e connessi alla rete era giĂ in piedi da tempo, soprattutto nel settore sportivo: i âbraccialetti intelligentiâ in grado di calcolare i passi compiuti in una giornata, le calorie consumate, la quantitĂ e la qualitĂ del sonno e tutta una serie di altri dati, erano giĂ sul mercato ben prima che Apple si lanciasse nellâimpresa.
Secondo Forbes il mercato dei âwearableâ nel 2016 Ăš valso circa 12 miliardi di euro: nel gruppo sono compresi smartwatch, fitness tracker, braccialetti e tutti quegli oggetti indossabili che controllano lâattivitĂ fisica o altri parametri vitali. E questo valore, secondo le stime, Ăš destinato a crescere nei prossimi anni. Lo sviluppo tecnologico sta portando a una progressiva miniaturizzazione dei componenti, a tal punto che sono giĂ disponibili, in ambito medico professionale, dispositivi basati su nanotecnologie, ossia su strutture tecnologiche inferiori a un nanometro (un miliardesimo di metro), che consentono unâanalisi diagnostica piĂč precisa e meno invasiva, o addirittura realizzano terapie dâintervento a livello molecolare. Come spesso accade nel campo della tecnologia, se da un lato gli strumenti prodotti diventano via via piĂč potenti e complessi, dallâaltro il loro costo di produzione diminuisce sempre piĂč rendendo i vari dispositivi accessibili a una fascia di consumatori sempre piĂč ampia. Lâenorme duttilitĂ dei materiali prodotti permette dâintegrare processori e sensori in quasi ogni oggetto di uso quotidiano: scarpe, magliette, elettrodomestici, giocattoli, palloni, racchette⊠tutto puĂČ essere reso âsmartâ e connesso al costo di pochi euro. E nel campo della salute? Lâadozione di device digitali Ăš un processo naturale e inevitabile. La possibilitĂ di monitorare a distanza i vari dispositivi connessi alla rete, la miniaturizzazione dei componenti e lâevoluzione dei vari sensori, sempre piĂč precisi e affidabili, consentono la realizzazione di dispositivi indossabili in grado di tracciare diversi parametri vitali senza risultare scomodi per chi li indossa. In questo modo si riduce (o addirittura si azzera) la necessitĂ di un paziente di recarsi in ospedale o da un medico per eseguire controlli costanti. Per esempio un medico puĂČ monitorare le condizioni di salute di un paziente da remoto, accedendo in tempo reale ai dati trasmessi da un pacemaker (o da un qualsiasi analogo strumento di monitoring digitale, in relazione alla patologia) collegato al suo cellulare. Ma sono tantissime le altre declinazioni possibili in campo medico. Proteus Digital Health, per esempio, per aiutare il paziente a seguire la terapia che gli Ăš stata prescritta, ha messo a punto una pillola con un micro-sensore incorporato: ingoiata la pillola, il microcircuito invia segnali a un cerotto sulla pelle del paziente, che a sua volta li invia allo smartphone e allâapp dedicata. Ed Ăš unâinvenzione tutta italiana quella del PD-Watch (Parkinsonâs Disease Watch), una sorta di orologio âcontrolla vibrazioniâ da impiegare per supportare la diagnosi della malattia di Parkinson in soggetti a rischio monitorandone il decorso temporale e quantificandone gli effetti terapeutici del piano di cura in atto.
LA VISIONE DI ROBERTO
Siamo passati dal portare con noi pesantissimi e costosissimi laptop dalla potenza di calcolo oggi ridicola, ai computer palmari, agli smartphone, ai tablet, ai dispositivi indossabili⊠e il processo sta continuando con la miniaturizzazione e lâeconomia di questi dispositivi, fino ad arrivare ai casi nei quali sono addirittura ingeribili. La diffusione di questi strumenti permette di raccogliere una quantitĂ dâinformazioni prima impossibile. E queste informazioni, via via che si accumulano e che impariamo ad elaborarle traendone delle conseguenze, cominciano ad assumere un valore sempre piĂč alto dal punto di vista medico. Assistiamo, cosĂŹ, a unâampia diffusione di strumenti di tracciamento, nati nel mondo wellness o sportivo, che stanno trovando una nuova vita e una nuova applicazione in altri ambiti. Si stanno infatti analizzando grandi quantitĂ di dati con algoritmi piĂč potenti di quelli iniziali, e si stanno creando delle correlazioni tra le patologie piĂč diffuse e i dati che sono raccolti in grandissime quantitĂ . Su queste basi Ăš nata una nuova categoria di marcatori chiamati Digital biomarkers, che si cominciano a studiare esattamente come si studiano le normali analisi del sangue. Sâiniziano cioĂš a monitorare quei segnali che possono essere correlati a particolari disturbi e a validarli con lâidea di avere in futuro dei marcatori di particolari patologie nati digitalmente: per i disturbi dellâattenzione e lâAlzheimer esistono giĂ applicazioni di questo tipo ora in fase di studio clinico. Naturalmente si puĂČ parlare di trasformazione di alcuni normali processi come li conosciamo oggi, solo nel momento in cui si individui un marcatore digitale effettivamente valido e scientificamente sostenibile. Un esempio: esiste una sperimentazione che si occupa di capire se un certo tipo di elettrocardiogramma continuo, fatto con sensori a bassissimo costo che potrebbero essere in futuro incorporati allâinterno di normali t-shirt, sia predittivo di eventi cardiaci maggiori, come per esempio un infarto. Immaginiamo che ciĂČ accada, che la sperimentazione prosegua e che nei prossimi anni i sensori siano cosĂŹ a basso costo che qualsiasi t-shirt possa fare questo tipo di predizione. Allora la gestione di un avvenimento molto critico come lâinfarto (che richiede un intervento laddove avviene e nel minore tempo possibile, perchĂ© in correlazione con lâesito), potrebbe diventare unâoperazione routinaria di angioplastica. Il sensore sarebbe infatti in grado di segnalare la probabilitĂ di sviluppare una determinata patologia, e quindi spingere lâindividuo a prenotare una visita specialistica. Questo cambierebbe completamente la gestione e la cura di una patologia cosĂŹ come ce la immaginiamo oggi. Sono in atto delle trasformazioni importanti che riguardano la gestione dei dati personali di ognuno di noi: basti pensare alle ultime versioni dei sistemi operativi iOS e Android, nelle quali sono state introdotte delle vere e proprie cartelle cliniche informatizzate dedicate al consumatore/paziente. Il âdiario dei sintomiâ Ăš unâapp giĂ incorporata nei sistemi operativi che permette di raccogliere una grande quantitĂ dâinformazioni in modo strutturato e quindi successivamente elaborabile. Un numero considerevole di sperimentazioni cliniche ha giĂ accesso a una base dati molto piĂč ampia di prima: si tratta di dati generati dai partecipanti proprio grazie alla presenza di queste applicazioni integrate su gran parte degli smartphone.
QARDIO
Qardio Ăš uno strumento wireless per il rilevamento della pressione arteriosa sistolica e diastolica, della frequenza cardiaca e dei battiti cardiaci irregolari. E fin qui sembrerebbe una delle tante âmacchinetteâ misura pressione presenti sul mercato. Quel che rende Qardio uno strumento molto utile e interessante per chi abbia problemi cardiaci (o per chi voglia monitorare le proprie attivitĂ , in relazione a determinate patologie o per la loro prevenzione) Ăš lâintegrazione dellâapp Qardio con Apple Salute e Apple Watch. CiĂČ permette di avere una visione panoramica estremamente facile e intuitiva dei dati. Permette anche di condividerli automaticamente con amici e familiari, o dâinviarli direttamente al proprio medico via email. In particolare questâultima integrazione, Ăš una scorciatoia importante nella filiera della comunicazione medico-paziente e permette di rendere piĂč efficiente il processo informativo, a tutto vantaggio della salute dellâutilizzatore di Qardio. Tutte le misurazioni registrate dal dispositivo sono memorizzate automaticamente in un apposito spazio cloud, e rese disponibili per la consultazione tramite grafici e tabelle di facile lettura: in questo modo si ha a disposizione uno storico sempre aggiornato dellâandamento delle misurazioni, delle anomalie e dei momenti di âsofferenzaâ cardiaca.
Figura 1.1 â Qardio, Il monitor intelligente per la misurazione della pressione arteriosa
(credits: www.qardio.com).
PROTEUS DIGITAL HEALTH
La Proteus Digital Health, azienda americana fondata nel 2001 con sede a Redwood City in California, si era data un obiettivo ambizioso: ideare e creare farmaci âdigitaliâ. Per raggiungere questo scopo si Ăš concentrata sullo sviluppo di prodotti, servizi e sistemi di dati basati sullâintegrazione di farmaci ingeribili e cloud computing. Allâinizio del 2017, in collaborazione con Otsuka Pharmaceutical, Proteus ha messo a punto una pillola chiamata âAbilify MyCiteâ che incorpora al suo interno un micro-sensore grande come un granello di sabbia, contenente rame, silicio e magnesio, che Ăš eliminato senza problemi attraverso lâintestino. Ă stata la prima âpasticca digitaleâ a ricevere lâok della Food and drug administration (Fda), lâautoritĂ americana che si occupa di nuovi farmaci e trattamenti medici. Ă un prodotto anti-psicotico a base di âaripiprazoloâ, una molecola utilizzata nella cura di disordini bipolari e di schizofrenia. La versione digitale messa a punto dalla Proteus contiene al suo interno un sensore attivato dagli acidi gastrici nello stomaco in grado dâinviare un messaggio a un cerotto applicato alla pelle del paziente, sulla cassa toracica. Il messaggio a sua volta Ăš inviato a uno smartphone. A questi dato possono accedere, previo consenso, il medico, i familiari o addirittura gli amici. Non Ăš un caso che la prima applicazione della pillola digitale riguardi le malattie mentali, dove la mancata aderenza alla terapia Ăš spesso un problema serio. Secondo gli esperti, la cosiddetta ânon-aderenzaâ ai trattamenti ordinati dai medici (ossia non prendere le medicine o non farlo a sufficienza) costerebbe, solo negli Stati Uniti, circa 100 milioni di dollari.
Figura 1.2 â Il primo farmaco âintelligenteâ che contiene un sensore per il monitoraggio della corretta assunzione delle dosi
(credits: www.abilifymycite.com).
APPLE WATCH
Apple Watch non Ăš stato certo il primo strumento sul mercato tra gli âindossabiliâ. Tuttavia Ăš stato in questo campo una delle chiavi di volta nella rivoluzione sanitaria. Non solo per le funzioni integrate, ma anche per gli scenari che apre, proponendosi come interfaccia comune a numerose app dedicate alla salute che con esso possono comunicare. Ecco quindi che lâApple watch si rivela strumento importantissimo per aumentare lâaderenza alla cura da parte di un paziente. Infatti, app specifiche (o altri strumenti wireless, come nel caso di âAbilify MyCiteâ, la pasticca digitale citata nel capitolo precedente) possono inviare alert per ricordare di assumere un determinato medicinale, oppure usare la rete di sensori dellâApple watch per elaborare previsioni su determinate patologie e consigliare controlli medici specifici.
Figura 1.3 â Lâapp Cardiogram
(credits: www.cardiogr.am).
Tra le tante app che svolgono questa funzione possiamo citare Cardiogram: un recente studio condotto su oltre 6.000 partecipanti ha dimostrato come questa app, sfruttando i sensori dellâApple Watch, sia stata in grado di rilevare lâapnea nel sonno su 1.016 partecipanti e lâipertensione su 2.230 persone. Gli sviluppatori dellâapp Cardiogram hanno spiegato di aver usato le reti neurali per interpretare i dati e per fornire risposte adeguate in caso di problemi legati allâipertensione e allâapnea nel sonno. Il sistema, denominato DeepHeart, Ăš gestito tramite una serie di stringhe di dati cardiaci catturati monitorando lâutente in modo continuo. I responsabili dello studio hanno cosĂŹ dimostrato come lâApple Watch possa essere usato per monitorare costantemente la salute delle persone, avvisandole in caso di problemi.
THYNC
Thync Ăš un piccolo dispositivo che si appoggia sul collo e che, gestito via app per smartphone, permette di scegliere uno dei due programmi disponibili mirati a ridurre lâansia e ad assicurare un sonno piacevole. Negli Statu Uniti si dĂ molta importanza al pericolo derivante dallo stress, in particolare, secondo gli studi delâAmerican Psychological Association, Ăš in questi momenti che si registra il numero piĂč elevato di stati ansiosi nella storia della popolazione americana. Thync Ăš stato sviluppato da un team di neuroscienziati del MIT (Massachusetts Institute of Technology) ed Ăš passato attraverso 5 anni di sperimentazioni e migliaia di sessioni di test. Lo strumento messo a punto sfrutta lâelettrostimolazione per alterare lo stato del cervello e aiutare a scaricare stress e ansia senza per forza ricorrere allâuso di medicinali ansiolitici. Il dispositivo triangolare va posizionato sul collo, nella parte posteriore della testa, o sulla fronte, e poi attivato: Thync, tramite delle piccole scariche elettriche, âinteragisceâ con il sistema nervoso aiutando chi lo indossa a recuperare lâequilibrio psicofisico e a migliorare la salute. âLa neurostimolazione si fonda sul collegamento tra i nervi presenti nella parte posteriore del collo e due aree del cervello, che vanno a influenzare stress e sonnoâ â come spiega lo stesso Isy Goldwasser, Ceo dellâazienda. Ma i ricercatori vogliono spingere Thync oltre i confini della sua progettazione, verso obiettivi ancora piĂč ambiziosi. Sono partiti dal presupposto che nella letteratura scientifica sempre piĂč spesso si evidenzia il ruolo importante che il sistema nervoso svolge nella regolazione della risposta immunitaria in malattie come la psoriasi, il lupus, lâIBD e lâartrite reumatoide. CiĂČ ha portato, nel 2017, alla prima sperimentazione di Tynch nella cura proprio della psoriasi.
Figura 1.4 â Thync
(credits: www.thync.com).
Nello studio in cieco, 28 soggetti hanno seguito un programma di trattamento (o un programma placebo) ogni giorno per 10 minuti nellâarco di 4 settimane. Dopo questo tempo, 15 dei 18 soggetti nel gruppo di trattamento (lâ83% del totale) hanno riportato almeno una riduzione del 50% dei sintomi della psoriasi. Mentre 6 soggetti su 18 hanno mostrato una riduzione di piĂč del 75% di questi sintomi. In confronto, solo 2 soggetti su 10 (il 20% del totale) nel gruppo di controllo con il programma placebo, hanno evidenziato una riduzione del 50% dei sintomi e nessuno un miglioramento del 75% (p = 0.0005). Attualmente Thync, in collaborazione con lâuniversitĂ di San Francisco, sta conducendo studi clinici per validare ulteriormente la modulazione non invasiva come trattamento per la psoriasi a placche.
IL PERSONAGGIO
MARC BERREBI
CEO DI eDEVICE
eDevice ha iniziato a occuparsi dellâInternet of Things nel 1999. Molto in anticipo rispetto ai tempi. Troppo. Per questo motivo lâazienda Ăš stata sul punto di chiudere i battenti nel 2008: a volte arrivare per primi non Ăš un vantaggio.
Figura 1.5 â Marc Berrebi, cofondatore e CEO di eDevice (a destra) con Alex Vieux, Publisher e CEO di Red Herring
(credits: eDevice).
âLa nostra visione doveva essere capita, proponevamo una tecnologia attraente ma il mercato non era ancora in grado di capire il valore di oggetti che comunicano e trasmettono dati tra di loro... Poi finalmente abbiamo risposto con un oggetto che funzionava davvero e che avevamo sviluppato direttamente in Francia, a MĂ©rignac: a quel punto, quando lâInternet of Things stava per esplodere, eravamo molto avanti rispetto ai nostri competitor che erano ancora fermi alla fase di progettazioneâ. eDevice produce HealthGO, un hub di sensori medici in grado di acquisire, monit...