Goffredo Parise
eBook - ePub

Goffredo Parise

I sillabari della percezione

Elisa Attanasio

Partager le livre
  1. Italian
  2. ePUB (adapté aux mobiles)
  3. Disponible sur iOS et Android
eBook - ePub

Goffredo Parise

I sillabari della percezione

Elisa Attanasio

DĂ©tails du livre
Aperçu du livre
Table des matiĂšres
Citations

À propos de ce livre

Il saggio esplora l'opera di Goffredo Parise (Vicenza, 1929 – Treviso, 1986) a partire dalla centralità della percezione e della visione, quali dispositivi della scrittura capaci di riflettere l'atto originario di apprensione del mondo. Per indagare tali questioni, l'autrice forza i confini prettamente letterari per sondare terreni vicini alla filosofia (Maurice Merleau-Ponty per il rapporto con la fenomenologia e François Jullien in relazione all'Oriente), all'antropologia del visivo e alla critica d'arte (Georges Didi-Huberman). L'analogia con la riflessione filosofica – ovvero la possibilità di rileggere l'opera parisiana attraverso la lente del primato percettivo – e l'affinità con la pratica pittorica testimoniano la necessità di superare frontiere tipicamente letterarie e l'esigenza di utilizzare strumenti interpretativi provenienti da altri campi di indagine.

Foire aux questions

Comment puis-je résilier mon abonnement ?
Il vous suffit de vous rendre dans la section compte dans paramĂštres et de cliquer sur « RĂ©silier l’abonnement ». C’est aussi simple que cela ! Une fois que vous aurez rĂ©siliĂ© votre abonnement, il restera actif pour le reste de la pĂ©riode pour laquelle vous avez payĂ©. DĂ©couvrez-en plus ici.
Puis-je / comment puis-je télécharger des livres ?
Pour le moment, tous nos livres en format ePub adaptĂ©s aux mobiles peuvent ĂȘtre tĂ©lĂ©chargĂ©s via l’application. La plupart de nos PDF sont Ă©galement disponibles en tĂ©lĂ©chargement et les autres seront tĂ©lĂ©chargeables trĂšs prochainement. DĂ©couvrez-en plus ici.
Quelle est la différence entre les formules tarifaires ?
Les deux abonnements vous donnent un accĂšs complet Ă  la bibliothĂšque et Ă  toutes les fonctionnalitĂ©s de Perlego. Les seules diffĂ©rences sont les tarifs ainsi que la pĂ©riode d’abonnement : avec l’abonnement annuel, vous Ă©conomiserez environ 30 % par rapport Ă  12 mois d’abonnement mensuel.
Qu’est-ce que Perlego ?
Nous sommes un service d’abonnement Ă  des ouvrages universitaires en ligne, oĂč vous pouvez accĂ©der Ă  toute une bibliothĂšque pour un prix infĂ©rieur Ă  celui d’un seul livre par mois. Avec plus d’un million de livres sur plus de 1 000 sujets, nous avons ce qu’il vous faut ! DĂ©couvrez-en plus ici.
Prenez-vous en charge la synthÚse vocale ?
Recherchez le symbole Écouter sur votre prochain livre pour voir si vous pouvez l’écouter. L’outil Écouter lit le texte Ă  haute voix pour vous, en surlignant le passage qui est en cours de lecture. Vous pouvez le mettre sur pause, l’accĂ©lĂ©rer ou le ralentir. DĂ©couvrez-en plus ici.
Est-ce que Goffredo Parise est un PDF/ePUB en ligne ?
Oui, vous pouvez accĂ©der Ă  Goffredo Parise par Elisa Attanasio en format PDF et/ou ePUB ainsi qu’à d’autres livres populaires dans Literatura et CrĂ­tica literaria. Nous disposons de plus d’un million d’ouvrages Ă  dĂ©couvrir dans notre catalogue.

Informations

Année
2019
ISBN
9788857558196
Capitolo IX
L’Oriente
L’universo non ù tenuto a essere bello, eppure lo ù.
(F. Cheng)560
Inutile analizzare, pasticciare, rimediare mediante l’analisi.
La sublime sintesi ù un regalo del caso, ù l’armonia che ci deve essere.
(G. Parise)561
9.1 La forma breve
Se Ăš vero che la visivitĂ  risulta elemento distintivo per la pagina di reportage – come inviato, Parise si affida a uno sguardo il piĂč possibile depurato da residui ideologici – proprio in Oriente tale categoria sembra arricchirsi di elementi stilistici e metodologici, svelando “l’evidenza poetica della realtĂ , colta nel suo semplice mostrarsi”562.
Nell’autunno 1980 Parise si reca in Giappone su invito dell’ambasciatore Boris Biancheri, e vi rimane per oltre un mese: gli articoli di corrispondenza appariranno sul “Corriere della Sera” dal gennaio 1981 al febbraio 1982, per essere poi pubblicati da Mondadori nel novembre del 1982 in un volume corredato di storie illustrate, fotografie e dipinti dal titolo L’eleganza Ăš frigida. Parise ha giĂ  affinato, dalle esperienze precedenti, le sue capacitĂ  di reporter e i suoi strumenti (l’occhio, la mente, il cuore). Il viaggio inizia con una dichiarazione di poetica valida per l’opera parisiana nel suo insieme: i sensi sono “il primo e sempre piĂč utile strumento di conoscenza”563; poi, tra essi, che pure rimangono molto vivi in tutto il testo, si distingue quello della vista.
[
] c’erano assai pochi passanti che Marco naturalmente osservĂČ con attenzione: erano uomini, donne e bambini (scolari) dai tipici tratti giapponesi; alcuni dei quali mostravano negli occhi una grande attenzione e concentrazione. L’espressione degli occhi tuttavia passava rapidamente attraverso due fasi: una di attenzione e un’altra di stupore. L’attenzione era attratta evidentemente dai propri pensieri mentre lo stupore, anche se minimo, l’affare di un attimo, Marco lo attribuĂŹ alla propria persona che, anche dopo un secolo, costituiva una certa quale novitĂ  per molti giapponesi. [
] A Marco insomma parve di cogliere in quegli sguardi, del resto molto belli, e solo per fulminei istanti, la coscienza di una profonda diversitĂ .564
O ancora:
Ma ciĂČ che colpĂŹ Marco sopra ogni cosa erano la gentilezza delle persone e l’inalterabilitĂ  del loro volto che lasciava trasparire tuttavia l’emozione soltanto dagli occhi. “Tutti gli occhi degli esseri umani traspaiono qualche cosa – si disse Marco – ma gli occhi dei giapponesi, che ho davanti ai miei, pure non facendo trasparire nulla, fanno sentire molte cose che si potrebbero riassumere in un solo sentimento: la timidezza infantile”.565
Dall’Oriente Parise impara un nuovo modo di posare lo sguardo, che non cerca l’analisi ma solo la sintesi, perchĂ© “il Giappone non si presta all’analisi ma quasi esclusivamente a una serie pressochĂ© infinita di elettroshock, di fulminee intuizioni, quello che i giapponesi chiamano satori, una specie di perdita di conoscenza, e niente altro”566. Da qui la critica all’Impero dei segni recensito nel 1984: secondo Parise, Barthes Ăš caduto nella trappola dell’analisi, svuotando cosĂŹ di mistero ogni aspetto della cultura orientale, dall’haiku alla confezione di pacchetti, all’inchino. Sebbene Barthes, in calce a una riflessione sull’haiku, affermi che “le vie dell’interpretazione non possono dunque che sciupare lo haiku: perchĂ© il lavoro di lettura che vi Ăš connesso Ăš quello di sospendere il linguaggio, non di provocarlo”567, e piĂč avanti spieghi come l’haiku non abbia alcuna finalitĂ  letteraria, bensĂŹ faccia scomparire, al suo interno, le due funzioni fondamentali della nostra scrittura classica (la descrizione e la definizione), Parise afferma che il lettore dell’Impero dei segni viene ingannato da un labirinto concettuale che rischia di sfociare nel narcisismo568. Il modello che vi oppone Ăš quello dell’Eleganza Ăš frigida: proibendosi l’assuefazione alle abitudini visive e mantenendo sempre un altissimo livello di curiositĂ , lo sguardo si fa piĂč intimo e si abbandona all’intuito, che diviene in Oriente lo strumento di un giudizio liberato dal giudizio569. Il reporter non cerca piĂč di comprendere, ma intuisce una grazia estetica che emerge nei momenti piĂč profondi del suo viaggio. A volte si rende conto di non poter fare piena esperienza di tale grazia, e prova rammarico per non aver studiato lo Zen al liceo, come scrive al professore di filosofia Giuseppe Faggin570 in una cartolina spedita da Kyoto. Non Ăš certo casuale che nell’Eleganza Ăš frigida sia esplicitamente nominata l’opera di Eugen Herrigel, Lo Zen e il tiro con l’arco: da questo testo emerge, attraverso l’apprendistato di un occidentale (un professore tedesco di filosofia) alla disciplina del tiro con l’arco, lo stesso desiderio provato da Parise di liberarsi della speculazione, di superare la tecnica per far sĂŹ che diventi un’arte inappresa. La via Ăš quella di una diretta esperienza di ciĂČ che “non puĂČ essere concepito intellettualmente, anzi non puĂČ essere afferrato e spiegato neppure dopo che se ne Ăš fatto esperienza, per quanto precisa e inoppugnabile: lo si conosce non conoscendolo”571. In questo senso, l’arco e la freccia dell’opera di Herrigel divengono nel viaggio di Parise gli occhi: la via verso un possibile approdo interiore, che, come l’arte, non conosce istruzioni o svelamenti. Come propone La Capria, il periodo tra gli anni Sessanta e Settanta fu per Parise “come l’apprendistato del tiro dell’arco nella disciplina zen”572: attraverso l’Oriente, il reporter dimentica la tecnica (o la interiorizza fino a farla rientrare in una zona inconscia) e, senza la presunzione di colpire il bersaglio, lascia partire la freccia, fino a centrare i Sillabari. Che davvero sembrano guidati da una “distrazione zen” (l’intuizione Ăš ancora di La Capria).
Dopo avere assimilato gli strumenti, Parise puĂČ riflettere sul viaggio stesso, come anticipa in una considerazione inserita nell’Avvertenza a Guerre politiche:
Scrivendo e pensando e guardando con enorme attenzione quello che lo circonda e talvolta, quasi sempre, soffrendo per l’impossibilitĂ  di mutarlo (le sole cose che sa veramente fare uno scrittore) lo scrittore che viaggia finisce per avere una sua idea di luoghi e persone diversi. Che analizza, con automatico piacere professionale, come insegnĂČ a fare allora Marco Polo, un grande fenomenologo ante litteram. La gioventĂč lo aiuta a guardare, perchĂ© l’occhio, la mente e il cuore sono forti e resistenti anche ai grandi dolori dell’umanitĂ . PiĂč avanti, nella maturitĂ , lo scrittore tende a riflettere e a ricordare e a vedere come si dice “in prospettiv...

Table des matiĂšres