Dal silenzio un colpo d'ala

Agata Mazzitelli

• Éditeur: Kimerik
• Année: 2020
• ISBN:
  9788855163361
• Sujet: Literature
• Sous-sujet: Poetry

La poesia di Agata Mazzitelli spazia dalla descrizione di stati d’animo legati a diversi momenti della vita, a tematiche attuali che la coinvolgono soprattutto come donna e madre.
La scrittura per lei è un viaggio dentro se stessi, una carezza all’anima, un tocco di emozione affinché «non si chini il capo se non il tempo di asciugare gli occhi, rialzare lo sguardo e a testa alta, con un colpo d’ala, ricominciare…».

Prefazione

Non so se chi scrive poesia sappia cosa sia un endecasillabo, abbia mai letto i versi di Alvaro Mutis o, più semplicemente, sappia che il significato di poesia sia creazione.

Sono convinto, in ogni caso, che chi scrive poesie percorra la stessa strada, magari lastricata di buoni propositi che però rimangono nelle cripte dei pensieri, spesso accidentata e avvinghiata alle pendici più malferme della vita. Certamente intessuta di dolore e caramello, al tempo stesso.

Chi scrive poesie, tuttavia, percorre un cammino uguale e inesauribile perché conduce alla fonte più inesauribile dell’animo umano, che è quella dell’alterità, con la quale guardi all’incanto dell’esistenza, alle sue coste più impervie, ai confini che delimitano il terreno e il trascendente. E, soprattutto, alla fragilità del primo e agli aneliti al secondo.

Non so se Agata Mazzitelli sappia cosa sia un endecasillabo, abbia mai letto i versi di Alvaro Mutis o, più semplicemente, sappia che il significato di poesia sia creazione.

So per certo, però, che lei scrive poesie perché la sua indagine dell’animo umano volge all’alterità. Laddove gli altri non arrivano o non si arrischiano ad arrivare. Magari solo perché non ne hanno il coraggio.

Agata questa ricerca la conduce senza pretese di autosufficienza e men che meno di autoreferenzialità, ma soltanto con la forbice da pota e nella consapevolezza che, nel nostro cammino di debolezze e rigurgiti di passato, abbiamo bisogno dell’altro.

Che sia il sodale di vita, il padre, la madre o figlio, poco importa. Per Agata il fabbisogno di amore e psiche che solo l’altro custodisce è ineludibile crocevia di sopravvivenza. Come lo può essere un genitore, un albero o la tua terra.

Il sentiero di Agata Mazzitelli è in salita, come la strada delle madri, l’anima di una bambina o la carezza dell’autunno. Perché il suo sentiero è costellato da un sentimento puro, filiale e senza tempo. Un tempo che accarezza le sponde di Sant’Agostino o si veste di incanto femminile quando è il tempo di un amore che piove dal cielo.

“Ti troverò nella pioggia”, allora, è l’epitome e la mèta del lavoro di cesello che Agata compie nel suo io. Perché il cercare è come il camminare. Una rivoluzione che si compie nel suo essere e nel suo porsi senza obiettivi. Perché la pioggia sa essere uno specchio, il riflesso di una catarsi e di un fallimento, o la certezza di avere trovato, con l’acqua, una dignità e una affermazione metaterrena.

Non so se io sappia cosa sia un endecasillabo, abbia mai letto i versi di Alvaro Mutis o, più semplicemente, sappia che il significato di poesia sia creazione.

Sono certo che Agata Mazzitelli mi ha dato l’occasione e lo scalpello per impararlo.

Catanzaro, 8 gennaio 2020

Felice Foresta

Note biografiche

Agata Mazzitelli nasce a Locri (Rc) il 30 agosto 1977, vive a Caraffa del Bianco (RC).

Laureata in Giurisprudenza all’Università degli studi “Magna Graecia” di Catanzaro, avvocato, sposata e madre di due splendidi bambini.

La passione per la scrittura la caratterizza sin da piccola: quando un ricordo, un pensiero, un’emozione da trasmettere fanno capolino nella mente ma soprattutto nel cuore… scrive!

Nel 2007 riceve una menzione d’onore nell’ambito del Concorso letterario “Granel...