capitolo 1.
INTRODUZIONE
Ormai da parecchi anni Google Ăš considerato, almeno nel mondo occidentale, il motore di ricerca per eccellenza. Possiamo forse sbilanciarci a dire lâunico motore di ricerca visto che la concorrenza copre davvero una percentuale di ricerche molto marginale rispetto al totale.
Nel tempo poi, il motore di ricerca piĂč famoso al mondo, si arricchisce piano piano di innumerevoli servizi, nella maggior parte gratuiti e di altissima qualitĂ . Ricordiamo tra tutti, quelli piĂč popolari come ad esempio GMail, Google Maps, YouTube, Google Drive, Google Plus, Google News, Google Earth e alcuni di quelli piĂč tecnici come Google Analytics, Google AdWords e Google AdSense. Tutti degli ottimi servizi che surclassano ben presto gran parte della concorrenza e, nella maggior parte dei casi, con la loro gratuitĂ , consentono a Google di entrare di âprepotenzaâ nei browser di tutti gli internauti.
Ma dove trova Google le finanze per tenere in piedi un impero simile? La quasi totalitĂ dei guadagni di Google deriva dalla pubblicitĂ che pagano gli inserzionisti utilizzando quel prodotto che si chiama Google AdWords, che permette di farsi pubblicitĂ pagando solo per le visite che effettivamente arrivano al loro sito.
Per chi possiede un sito internet, esiste la possibilitĂ di utilizzare degli spazi, per inserire la pubblicitĂ veicolata da Google (e pagata dagli inserzionisti che utilizzano Google AdWords) e quindi guadagnare per le visite procurate ai siti grazie al proprio sito. Il prodotto che permette di fare ciĂČ si chiama Google AdSense ed Ăš gratuito.
Vediamo velocemente qualche concetto per capire meglio come funziona questo meccanismo.
1.1. GOOGLE ADWORDS
Senza dilungarci troppo sulle molteplici funzionalitĂ e potenzialitĂ di Google AdWords che ad oggi Ăš probabilmente il prodotto piĂč completo e performante per fare web marketing, vediamo alcune caratteristiche per capirne il suo funzionamento base.
Mattia, ha un e-commerce che tratta articoli di pesca e non Ăš soddisfatto delle vendite che realizza. Il suo problema Ăš che il sito ha poche visite e di queste poche visite solo alcune finiscono con un acquisto. Vediamo come sia possibile aiutare Mattia con Google AdWords.
La registrazione Ăš gratuita ed una volta registrati, Ăš possibile decidere in autonomia quanto vogliamo spendere per ogni campagna pubblicitaria. Esistono due possibili modi per pagare la pubblicitĂ :
âą per click, detta in gergo CPC cioĂš Costo Per Click, dove lâutente paga ogni volta che viene cliccato un annuncio pubblicitario, ma la visualizzazione Ăš gratuita;
âą per impression, detta CPM cioĂš Costo Per Mille impression ossia visualizzazioni di annuncio.
Una volta deciso in che modo vogliamo pagare la pubblicitĂ (nella maggior parte dei casi per CPC), dobbiamo decidere quanto siamo disposti a spendere per un singolo click e quanto spendere nellâintera giornata. Mattia decide che Ăš disposto a spendere 0.20 euro a click per 10.00 euro al giorno, quindi minimo Mattia riceverĂ 50 visite al giorno. 50 visite sembrano poche, ma la potenza di AdWords sta proprio in questo, Ăš possibile visualizzare i nostri annunci pubblicitari solamente a persone interessate ai nostri prodotti. Mattia decide di pubblicizzare una serie di mulinelli, i MuliPesca (nome di invenzione) di cui Ăš sicuro avere un prezzo molto concorrenziale e scrive degli annunci mirati.
Mattia decide per quali parole chiave (keywords) dovranno comparire i suoi annunci pubblicitari:
âą [costo mulipesca];
âą [miglior prezzo mulipesca];
âą âŠ
In questo modo solo se una persona scrive una delle keywords indicate, vedrĂ lâannuncio di Mattia e solamente se Ăš interessato al modello MuliPesca B300 ed Ăš disposto a spendere 100 euro cliccherĂ lâannuncio e quindi arriverĂ sul sito di Mattia.
Mattia ha scelto di pubblicizzare i suoi annunci in CPC, quindi solo se un utente clicca lâannuncio pagherĂ al massimo i 0,20 euro (ogni volta viene fatta unâasta ed il prezzo del click puĂČ variare dai 0,01 euro alla cifra scelta). Per questo i 50 utenti giornalieri che arriveranno nel sito, saranno degli utenti decisamente interessati e probabilmente concluderanno lâacquisto.
Gli annunci possono essere veicolati in due reti a scelta tra:
âą la rete di ricerca;
âą la rete display.
1.1.1. LA RETE DI RICERCA
Le pubblicitĂ nella rete di ricerca compaiono nella colonna di destra quando si fanno le ricerche in Google ricerca. Se gli annunci sono particolarmente performanti possono anche comparire in alto. Nellâesempio sotto le pubblicitĂ fatte dagli inserzionisti AdWords sono evidenziate dei rettangoli neri tratteggiati. In ogni caso attualmente gli annunci di testo sono preceduti da un rettangolino pieno arancio che identifica che sono annunci a pagamento.
La parte contornata in nero non tratteggiata, invece, Ăš chiamata organica in quanto nessuno paga per finire in quel punto, ma si finisce solo per come Ăš stato creato il sito e quanta importanza ha il sito, quindi diciamo per merito.
1.1.2. LA RETE DISPLAY
Le pubblicitĂ nella rete display, vengono visualizzate nella pagina in posti a piacimento del webmaster. Nellâesempio sottostante Ăš stata messa una pubblicitĂ in centro pagina e una nella colonna di sinistra, evidenziate da un rettangolo nero. Queste sono le pubblicitĂ fatte dagli inserzionisti in AdWords veicolate sul sito del publisher tramite AdSense.
1.2. GOOGLE ADSENSE
Come abbiamo visto nella sezione Google AdWords, gli inserzionisti possono veicolare i loro annunci sulla rete display, quindi sui siti dei publisher che mettono a disposizione di Google degli spazi per la sua pubblicitĂ .
Gli annunci mostrati sui siti dei publisher sono nella maggior parte dei casi contestuali alla pagina, quindi se Mattia ha un sito di pesca, molto probabilmente le pubblicitĂ che compariranno sul suo sito saranno di pesca, in questo modo gli internauti saranno piĂč propensi a cliccare sugli annunci e quindi ad arrivare sul sito dellâinserzionista.
Se una persona che legge lâannuncio e lo trova interessante lo clicca, lâinserzionista pagherĂ la pubblicitĂ . Nel nostro esempio Mattia pagherĂ ad esempio 0,18 euro. Di questi soldi spesi dallâinserzionista, una parte andrĂ a Google una parte andrĂ invece al publisher, cioĂš al proprietario del sito che ha messo a disposizione di Google lo spazio pubblicitario. La percentuale che attualmente va al publisher Ăš del 68%, quindi nel nostro esempio di 0,18 euro, al publisher andranno 0,1224 euro mentre a Google andranno 0,0576 euro e questo per ogni click fatto sul sito.
Se consideriamo che un sito ben ottimizzato (come avrete imparato a fare dopo aver letto questo libro), puĂČ raggiungere CTR anche del 10%, cioĂš 10 click ogni 100 visualizzazioni di pagina, Ăš facile capire e calcolare che se un sito ha 3000 visualizzazioni di pagina al giorno con 0.12 euro di guadagno a click, guadagnerĂ mediamente 36.00 euro al giorno, se poi i click valgono di piĂč o avete piĂč visualizzazioni di pagina, lascio a voi giocare un poâ con i numeri per iniziare a fantasticare su questo meraviglioso mondo di Google AdSense.
Nei prossimi capitoli vedremo in dettaglio il funzionamento, i trucchi, le regole da seguire, tutti i segreti per sfruttare al massimo i nostri siti in modo da guadagnare il piĂč possibile tramite AdSense.
1.3. GOOGLE ANALYTICS
Per completare questa carrellata introduttiva, volevo fare un cenno anche ad un ultimo strumento made in Google. Sto parlando di Google Analytics, che detto in parole povere (forse un poâ riduttive) Ăš un programma gratuito, che consente di analizzare le visite ed i visitatori dei propri siti internet. In Google Analytics esiste la possibilitĂ di integrare sia Google AdWords che Google AdSense, in modo da vedere i dati statistici incrociati di questi tre potenti strumenti.
Per quanto riguarda Google AdWords, esiste la possibilitĂ ad esempio di vedere quanto viene venduto (e quanto si guadagna) ad esempio dalle visite provenienti dalle campagne pubblicitarie a pagamento, Ăš quindi facilmente possibile vedere quanto si spende per la pubblicitĂ e quanto si guadagna. In questo modo possiamo vedere velocemente quanto Ăš il guadagno netto fatto da una campagna pubblicitaria, quello che in gergo viene chiamato ROI (Return on Investment).
Per quanto riguarda AdSense, esiste ad esempio la possibilitĂ di vedere quanto si guadagna in ogni singola pagina del proprio sito e molte altri dati interessanti, che vedremo in dettaglio in un altro capitolo. In questo modo unâanalisi approfondita dei dati ci puĂČ far capire ad esempio su quali pagine concentrare lo sviluppo in quanto la gente Ăš piĂč interessata e ci fa guadagnare di piĂč, aumentando quindi gli introiti.
1.4. IL LIBRO
Su questo libro vengono utilizzate delle immagini che sono prese o direttamente dalla guida di Google AdSense, oppure direttamente da un account reale. Per regolamento Ăš vietato mostrare in pubblico i guadagni, quindi le immagini saranno offuscate.
Per qualunque vocabolo tecnico presente nel libro, esiste una sezione a fine libro âI termini di AdSenseâ, che ne spiegano il significato.
Saltuariamente nelle pagine verranno suggeriti dei link in formato breve per degli approfondimenti. Questi possono essere digitati oppure tramite la scansione dei QR Code visualizzati direttamente. Le corrispondenze link/QR Code sono nel capitolo âI QR Code del libroâ.
1.5. CONCLUSIONE
In questa introduzione ho voluto spiegare a grandi linee quali sono gli strumenti che partecipano alla gara del guadagno, come funziona il meccanismo e come questo possa fare in modo di âtenere in piediâ un colosso come Google, accontentando e facendo guadagnare chi vende prodotti e chi li pubblicizza.
Ora siete pronti ad entrare in giocoâŠ
capitolo 2.
FARE UN BUON SITO WEB E QUANDO INIZIARE AD UTILIZZARE ADSENSE
Generalmente quando si sente parlare per la prima volta di Google AdSense, ci si immagina subito un futuro roseo e di facili guadagni, questo perché sulla rete si trovano molte testimonianze di persone che hanno guadagnato un sacco di soldi inserendo gli annunci pubblicitari di AdSense nel proprio sito. Effettivamente Ú cosÏ, molte persone hanno fatto la fortuna con AdSense, ma sicuramente altrettante sono rimaste deluse da risultati non degni delle aspettative. Vediamo quindi di capire come non rimaner delusi.
Possiamo categorizzare le persone che leggono queste notizie sul web in 4 distinti gruppi:
1) non hanno la minima idea di come creare un sito web e non sono sufficientemente audaci per provare a documentarsi ed a realizzare un loro sito internet. In questo caso AdSense rimarrĂ un bel sogno nel cassetto;
2) non hanno la minima idea di come creare un sito web, ma hanno un amico che li puĂČ aiutare. Oppure sono talmente intraprendenti da lanciarsi nella creazione del proprio sito web, documentandosi in rete;
3) conoscono il web, sono giĂ in grado di costruirsi un sito web ma non sono dei professionisti;
4) sono dei professionisti del web.
Innanzitutto bisogna fare una distinzione sulle varie tipologie di siti esistenti che personalmente raggruppo in alcune macro categorie: Blog, forum, siti personali, e-commerce e portali. Per ogni tipologia di sito analizzeremo quali gruppi di persone possono cimentarsi nella creazione, che tipo di guadagni possono avere e quali sono le cose da fare e da non fare per avere successo con Google AdSense.
2.1. BLOG
I Blog sono dei siti di facile gestione che utilizzano delle piattaforme (gratuite o meno) giĂ predisposte per questo utilizzo e che chiunque con poco sforzo puĂČ creare. Il livell...