Retorica
eBook - ePub

Retorica

Aristotele, Cristina Viano

Partager le livre
  1. 480 pages
  2. Italian
  3. ePUB (adapté aux mobiles)
  4. Disponible sur iOS et Android
eBook - ePub

Retorica

Aristotele, Cristina Viano

DĂ©tails du livre
Aperçu du livre
Table des matiĂšres
Citations

À propos de ce livre

In un'epoca appiattita sull'attualitĂ , alla ricerca di senso, la filosofia e i suoi classici continuano a indicare essenziali punti di orientamento e possono fornirci le chiavi interpretative del nostro futuro. La Biblioteca Filosofica Laterza raccoglie opere che hanno formato la cultura filosofica occidentale e documenta la varietĂ  di voci di cui essa si compone. La collana presenta testi rispondenti a rigorosi criteri scientifici di edizione, introdotti e curati dai massimi studiosi.

La Retorica Ăš la prima sistematizzazione filosofica dell'arte della persuasione, una pratica fondamentale nel mondo greco, riflesso diretto delle vicende della vita politica e dell'importanza del discorso pubblico come principale strumento di espressione della democrazia. Aristotele attribuisce per la prima volta alla retorica uno statuto teorico e dei principi propri, inserendola nella sua classificazione dei saperi, mostrandone la stretta connessione e, al tempo stesso, l'autonomia rispetto alla logica, l'etica e la politica. Questa nuova traduzione italiana, curata da Cristina Viano, Ăš la prima a essere basata sull'edizione di Kassel, la piĂč recente e la migliore. Essa cerca di restare quanto piĂč vicina al testo greco, al fine di riprodurre il piĂč fedelmente possibile lo stile compatto e talvolta ellittico della prosa aristotelica. Le note hanno il compito di mostrare l'articolazione degli argomenti, chiarire i punti piĂč difficili e soprattutto approfondire i rinvii sintetici alle altre dottrine del corpus aristotelico. L'introduzione offre una sintesi della storia, la struttura, i contenuti e la fortuna della Retorica.

Foire aux questions

Comment puis-je résilier mon abonnement ?
Il vous suffit de vous rendre dans la section compte dans paramĂštres et de cliquer sur « RĂ©silier l’abonnement ». C’est aussi simple que cela ! Une fois que vous aurez rĂ©siliĂ© votre abonnement, il restera actif pour le reste de la pĂ©riode pour laquelle vous avez payĂ©. DĂ©couvrez-en plus ici.
Puis-je / comment puis-je télécharger des livres ?
Pour le moment, tous nos livres en format ePub adaptĂ©s aux mobiles peuvent ĂȘtre tĂ©lĂ©chargĂ©s via l’application. La plupart de nos PDF sont Ă©galement disponibles en tĂ©lĂ©chargement et les autres seront tĂ©lĂ©chargeables trĂšs prochainement. DĂ©couvrez-en plus ici.
Quelle est la différence entre les formules tarifaires ?
Les deux abonnements vous donnent un accĂšs complet Ă  la bibliothĂšque et Ă  toutes les fonctionnalitĂ©s de Perlego. Les seules diffĂ©rences sont les tarifs ainsi que la pĂ©riode d’abonnement : avec l’abonnement annuel, vous Ă©conomiserez environ 30 % par rapport Ă  12 mois d’abonnement mensuel.
Qu’est-ce que Perlego ?
Nous sommes un service d’abonnement Ă  des ouvrages universitaires en ligne, oĂč vous pouvez accĂ©der Ă  toute une bibliothĂšque pour un prix infĂ©rieur Ă  celui d’un seul livre par mois. Avec plus d’un million de livres sur plus de 1 000 sujets, nous avons ce qu’il vous faut ! DĂ©couvrez-en plus ici.
Prenez-vous en charge la synthÚse vocale ?
Recherchez le symbole Écouter sur votre prochain livre pour voir si vous pouvez l’écouter. L’outil Écouter lit le texte Ă  haute voix pour vous, en surlignant le passage qui est en cours de lecture. Vous pouvez le mettre sur pause, l’accĂ©lĂ©rer ou le ralentir. DĂ©couvrez-en plus ici.
Est-ce que Retorica est un PDF/ePUB en ligne ?
Oui, vous pouvez accĂ©der Ă  Retorica par Aristotele, Cristina Viano en format PDF et/ou ePUB ainsi qu’à d’autres livres populaires dans Filosofia et Filosofia antica e classica. Nous disposons de plus d’un million d’ouvrages Ă  dĂ©couvrir dans notre catalogue.

Informations

Éditeur
Editori Laterza
Année
2021
ISBN
9788858146019

LIBRO SECONDO1

1.2 [1377b 16] Questi sono i luoghi dai quali bisogna prendere le mosse per esortare e dissuadere, lodare e biasimare, accusare e difendersi3, ed ecco quali sono le opinioni e le premesse utili per i mezzi di persuasione che riguardano queste cose. Infatti gli entimemi riguardano queste cose e si traggono da questi luoghi [20] in maniera da parlare in modo specifico per ogni genere di discorso.
PoichĂ© la retorica Ăš in vista di un giudizio (infatti si giudicano le cose deliberate, e il processo Ăš un giudizio), Ăš necessario non solo vedere in che modo il discorso sarĂ  dimostrativo e persuasivo, ma anche dare una certa immagine di se stessi e del giudice. [25] Infatti fa grande differenza per la persuasione, soprattutto nelle deliberazioni e poi anche nei processi, se l’oratore si mostra con certe qualitĂ  e se fa pensare di essere disposto in un certo modo nei confronti degli ascoltatori, e inoltre se anche costoro si trovano disposti in un certo modo, dunque il fatto che l’oratore appaia in un certo modo [30] Ăš piĂč utile nelle deliberazioni, mentre il modo in cui Ăš disposto l’ascoltatore Ăš piĂč utile nei processi4. Infatti le cose non appaiono le stesse a coloro che provano amicizia e a coloro che odiano, o a coloro che sono adirati e a coloro che sono calmi [1378a], ma appaiono o diverse del tutto, o diverse per importanza. Infatti a chi prova amicizia per qualcuno che deve giudicare, sembra che costui o non abbia commesso una colpa o abbia commesso una colpa piccola, mentre a chi prova odio sembrerĂ  il contrario. E, se deve prodursi una cosa piacevole, [5] a chi la desidera e ha buone speranze sembra che accadrĂ  e che sarĂ  una buona cosa, mentre a chi Ăš indifferente e a chi Ăš di cattivo umore, sembrerĂ  il contrario.
Ora, le cause per cui gli oratori stessi sono credibili sono tre, dato che altrettante sono le cause che ci inducono a credere al di fuori delle dimostrazioni; esse sono: la saggezza, la virtĂč e la benevolenza5. Infatti se gli oratori falliscono6 nelle cose che dicono [10] o che consigliano, ciĂČ accade per tutte le seguenti ragioni o per qualcuna di esse: o non formano correttamente un’opinione per mancanza di saggezza o, pur avendo un’opinione corretta, non dicono ciĂČ che pensano per cattiveria, oppure, pur essendo saggi e onesti, non sono benevoli, poichĂ© Ăš possibile, pur conoscendo il meglio, non consigliarlo. E non vi sono altre cause oltre a queste, [15] quindi Ăš necessario che colui che sembra possedere tutte queste virtĂč risulti persuasivo per chi lo ascolta.
I mezzi per mostrarsi uomini saggi e per bene sono da ricavare dalle nostre divisioni delle virtĂč7, infatti sono identici ai mezzi che ci permettono di dare una certa immagine di noi stessi, o di un altro. Quanto alla benevolenza e all’amicizia, bisogna trattarle nella discussione [20] sulle passioni8.
Le passioni sono le cause per cui gli uomini, subendo un cambiamento, differiscono nei loro giudizi, e che implicano9 dolore o piacere, come ad esempio, la collera, la pietà, la paura e tutte le altre simili o contrarie a queste10. È necessario distinguere in ciascuna di esse tre aspetti. Voglio dire, per esempio, a proposito della collera11: in quale disposizione d’animo si ù adirati, [25] contro chi si ù soliti adirarsi, e a proposito di quali oggetti12. Se infatti noi disponiamo soltanto di uno o di due di questi elementi, ma non di tutti, ci sarà impossibile provocare in qualcuno la collera, e lo stesso vale anche per le altre passioni. Come dunque nelle parti precedentemente trattate abbiamo tracciato una lista delle premesse13, così anche riguardo alle passioni procederemo e distingueremo secondo [30] il metodo già indicato14.
2.15 Sia dunque16 la collera il desiderio, accompagnato da dolore, di vendetta manifesta, causato da ciĂČ che appare17 come una mancanza di riguardo rivolta a noi stessi o ai nostri18, da parte di chi non ne ha il diritto19. Se dunque Ăš questo la collera, ne consegue necessariamente20: che colui che si mette in collera, si metta sempre in collera contro qualcuno di determinato, [35] contro Cleone, per esempio, e non contro un uomo in generale21, perchĂ© egli ha fatto o sta per fare qualcosa [1378b] contro noi stessi o contro qualcuno dei nostri, e che ogni collera implichi un certo piacere, derivante dalla speranza di vendicarsi, infatti Ăš piacevole pensare che si otterrĂ  ciĂČ che si desidera, e nessuno desidera cose che gli appaiono come impossibili, mentre l’uomo in collera desidera cose che gli sono [5] possibili*22. PerciĂČ Ăš stato detto bene a proposito dell’impetuositĂ 23: «Molto piĂč dolce del miele stillante, cresce nel petto degli uomini»24. Infatti consegue25 anche un certo piacere sia per questa ragione sia perchĂ© ci si crogiola nella vendetta col pensiero, e quindi la rappresentazione26 che si produce in quel momento genera piacere, come fa la rappresentazione che si produce nei sogni [10]. PoichĂ© la mancanza di riguardo Ăš l’attualizzazione dell’opinione che qualcosa appare privo di valore (e infatti, noi consideriamo come degni di attenzione i beni, i mali e tutte le cose che vi tendono, invece non degniamo di alcuna attenzione tutto ciĂČ che non ha nessuna importanza o ne ha poca), tre sono le specie di mancanza di riguardo: il disprezzo, il dispetto e [15] l’oltraggio27.
Infatti colui che disprezza manca di riguardo (noi disprezziamo tutte le cose che non riteniamo degne di valore, e la gente non ha riguardo per le cose che non hanno valore), e anche chi Ăš dispettoso sembra disprezzare*28, in quanto il dispetto Ăš un ostacolo posto alla volontĂ  altrui, non per ottenere qualcosa, ma perchĂ© l’altro non ottenga nulla; non Ăš dunque in vista di ottenere un vantaggio personale [20] che uno manca di riguardo. È infatti manifesto che chi disprezza non ritiene che l’altro lo possa danneggiare, altrimenti ne avrebbe paura e non gli mancherebbe di riguardo, e nemmeno che possa essergli di qualche utilitĂ  degna di nota, altrimenti si preoccuperebbe di essergli amico.
Anche chi oltraggia manca di riguardo, in quanto l’oltraggio consiste nel fare e nel dire cose che siano motivo di vergogna per chi lo subisce, e non per ottenere [25] per sĂ© qualche altro vantaggio nĂ© perchĂ© qualcosa sia accaduto29, ma per provare piacere30; infatti coloro che rendono la pariglia non oltraggiano, ma si vendicano. La causa del piacere provato da coloro che oltraggiano sta nel fatto che essi credono, facendo del male, di essere superiori. PerciĂČ i giovani e i ricchi sono portati all’oltraggio, infatti, commettendo oltraggio, credono di essere superiori31. Proprio dell’oltraggio Ăš il disonore [30], in quanto colui che infligge disonore manca di riguardo. Infatti ciĂČ che non ha valore non ottiene nessuna stima nel bene come nel male, perciĂČ dice Achille adirato: «Mi ha oltraggiato, perchĂ© s’ù preso e si tiene lui ciĂČ che mi spetta»32 e «Come se fossi un qualunque vagabondo senza stima»33, perchĂ© Ăš adirato per quelle ragioni.
Gli uomini infatti pensano di aver diritto ad essere tenuti in considerazione34 da coloro che sono [35] inferiori o per nascita, o per potere35, o per virtĂč o, in generale, [1379a] in ciĂČ in cui sono essi stessi di gran lunga superiori: ad esempio nella ricchezza il ricco Ăš superiore al povero, nei discorsi l’esperto di retorica Ăš superiore a chi non sa parlare, chi comanda rispetto a chi Ăš comandato e chi si ritiene atto a comandare rispetto a chi Ăš atto ad ubbidire. PerciĂČ Ăš stato detto: «...

Table des matiĂšres