La rivoluzione digitale
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Paolo Cellini

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La rivoluzione digitale ha cambiato le nostre vite per sempre. Da quando il mondo è stato connesso in rete grazie ad Internet il nostro lavoro, le nostre relazioni e le nostre abitudini hanno iniziato un percorso di trasformazione continua, veloce e inarrestabile. L'iperconnessione ha aumentato esponenzialmente le relazioni tra realtà che prima erano lontane anni luce, velocizzato i processi e aperto mercati mai immaginati prima: con Internet è nata l'Economia Digitale. Dal pre-Internet e gli anni 60 all'IntelligenzaArtificiale, dal boom del web negli anni 90 all'Internet of Things, l'Economia Digitale ha sviluppato percorsi e creato mercati costruendo dalle basi un mondo di servizi e offerte che grazie alla rete hanno avuto portata e diffusione fuori dai vecchi schemi. La digitalizzazione dell'informazione, l'e-commerce e poi i social network e il business dei Big Data, per arrivare ai Bitcoin e alla possibile scomparsa della moneta per come l'abbiamo sempre conosciuta. Dalla sua lunga esperienza manageriale e accademica, dal marketing al gaming di Walt Disney, Paolo Cellini entra nella macchina del tempo di Internet e della sua economia, dai business model che regolano il commercio online, all'utilizzo delle nuove tecnologie e al loro impatto sui mercati. Storia, tecniche e segreti dell'Economia digitale.

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Information

Year
2018
ISBN
9788861053519

capitolo 1

L’era digitale: il ruolo di Internet nella digitalizzazione dell’economia
Il carattere ubiquo di Internet rende la sua modellizzazione e la valutazione degli impatti una questione di grande interesse, ma anche molto complessa e difficile da analizzare. Il concetto di base del contributo economico di Internet è in realtà molto semplice: Internet facilita la condivisione di informazioni in modo economico e veloce. Ciò si traduce in un aumento dell’efficienza informativa, che promuove la produzione di prodotti e servizi dipendenti dalla condivisione delle informazioni. Oggi non è più solo Internet a diffondersi velocemente ma anche il modo in cui le persone accedono a Internet al punto da identificare attività economiche che derivano da miliardi di connessioni online.
In questo contesto prende piede il concetto di economia digitale, intesa come l’insieme di attività economiche che deriva da miliardi di connessioni online. Lo scheletro della digital economy sono le crescenti interconnessioni tra persone, organizzazioni e dispositivi che risultano da Internet, da tecnologie mobile e dall’Internet of things (IoT).
Si tratta di cambiamenti idonei a elaborare e rendere accessibili nuove opportunità, è un processo che coinvolge tutto l’ecosistema e tutti i soggetti coinvolti. Sei sono i pilastri dell’evoluzione digitale, cioè gli ambiti tecnologici che abilitano la trasformazione digitale in ambito aziendale:
Automazione: la progressiva automazione del lavoro ha portato velocità, efficienza e riduzione degli errori;
Informatizzazione: l’evoluzione dell’hardware e del software hanno introdotto e potenziato una nuova intelligenza nel governo dei processi;
Dematerializzazione: la dematerializzazione ha innescato il circolo virtuoso dell’informazione, inaugurando nuove logiche di integrazione e di condivisione tra i lavoratori;
Virtualizzazione: grazie a una programmazione software di nuova generazione, le risorse fisiche si trasformano in risorse logiche gestite da un unico cruscotto centralizzato;
Cloud computing: spostare la gestione dell’hardware e del software sulla rete attraverso nuovi modelli di fruizione ed erogazione, ha inaugurato l’era dell’as a service, del pay per use e dell’on demand;
Mobile: i dispositivi mobili potenziano la produttività individuale portando maggiore disponibilità e flessibilità nel mondo del lavoro.
A supporto del fenomeno è possibile identificare una serie di dati che sono in grado di spiegarci come cambia il modo in cui le persone accedono a Internet. Ogni anno le persone cambiano i loro comportamenti online e come interagiscono tra loro, ecco in elenco alcuni esempi:
– Più della metà della popolazione mondiale usa uno smartphone;
– Quasi due terzi della popolazione mondiale possiede un telefono cellulare;
– Più della metà del traffico Internet è generato da mobile;
– Più di una persona su cinque della popolazione mondiale ha effettuato una volta al mese un acquisto online.
Un altro dato interessante riguarda il tempo medio che le persone spendono sui canali social: GlobalWebIndex sottolinea come l’utente medio spende mediamente al giorno 2 ore e 19 minuti usando piattaforme social.
I numeri che riguardano i social media sono impressionanti, e lo sono ancor di più se pensiamo che l’accesso avvenga tramite dispositivi mobile: infatti oltre un terzo della popolazione mondiale accede da mobile a piattaforme social (2,5 miliardi di persone, numero che è aumentato del 30% nell’ultimo anno, ossia da gennaio 2016 a gennaio 2017).
Circa l’8% della popolazione mondiale ha incominciato a usare dispositivi mobile (smartphone, tablet ecc.) durante il 2016; questo significa che ogni 18 secondi un nuovo utente incomincia a usare un dispositivo mobile (Figura 1-1).
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Questa breve prefazione serve a introdurre un discorso e un fenomeno più ampio che hanno portato inevitabilmente all’inizio di un nuovo periodo storico segnato dalla digital economy: l’era digitale.
Il passaggio dalla tecnologia meccanica ed elettronico-analogica all’elettronico-digitale, definito periodo di “rivoluzione digitale”, ebbe inizio in ogni parte del mondo dai tardi anni Cinquanta fino ai tardi anni Settanta, con l’adozione e la proliferazione di calcolatori elettronici e di preservazione di memorie digitali, che è proseguita fino ai giorni nostri. Centrale in questa rivoluzione è la produzione di massa e il largo utilizzo di circuiti logici digitali, e le loro tecnologie derivate, fra cui il computer, il telefono cellulare digitale, e l’Internet. Grazie allo sviluppo di dispostivi interattivi, quali World Wide Web, digitale terrestre e smartphone, si è assistito alla proliferazione e alla moltiplicazione di canali d’accesso all’informazione che hanno cambiato le modalità in cui avviene l’atto comunicativo.
1.1 l’era digitale
L’era digitale è il periodo storico in cui la società e l’economia sono caratterizzate dalle tecnologie informatiche delle telecomunicazioni e da Internet.
L’era digitale è la fase culturale scatenata dall’ampia diffusione che hanno avuto i vari prodotti digitali e tutta quella serie di cambiamenti sociali, economici e politici avvenuti in merito all’avvento della digitalizzazione di gran parte degli accessi all’informazione.
Questo periodo vede Internet la tecnologia predominante e pervasiva in ogni aspetto della società, spaziando dalla produzione di beni e servizi alle abitudini delle persone. Si può affermare che il cambiamento più significativo a cui stiamo assistendo è il passaggio verso una Internet based society.
Non è un caso che l’era digitale è stata definita l’era dell’Homo conexus o uomo Internet o anche Internet of world per indicarne la pervasività senza precedenti di Internet. Il contesto è caratterizzato dalla totalità del comunicare e produrre con linguaggio digitale e condivisione tramite Internet.
Nicholas Negroponte, nel suo libro Being Digital, introduce la differenza fra prodotti fatti da atomi (prodotti industriali/manufatti) e quelli costituiti da bit. Quello che emerge è come i prodotti costituiti da bit, dal punto di vista economico, possono essere infinitamente duplicati senza costi aggiuntivi e distribuiti in tutto il mondo in tempo reale.
L’era digitale deriva dalla combinazione di quattro fenomeni tecnologici:
– Informatici: HW (transistor e memorie di massa); microminiaturizzazione della capacità di elaborazione dati (o moltiplicazione geometrica dei transistor per cm2) e di archiviazione (Gigabyte per cm2); SW: sistemi operativi/linguaggi/applicazioni sempre più potenti e performanti;
– Telecomunicazioni: copertura e capacità di comunicazione di Internet/dati delle reti di telecomunicazioni anche in mobilita;
– Sensori: microminiaturizzazione/capacità di elaborazione e collegamento a Internet dei sensori;
– Internet: standard universale di accesso, comunicazione, condivisione dei dati da parte di miliardi di consumatori finali.
Il ruolo che Internet ricopre nell’era digitale è un ruolo chiave e fondamentale, Internet è stata infatti la chiave per l’apertura alla digitalizzazione delle economie grazie alle sue caratteristiche essenziali che possono essere riassunte in cinque elementi chiave:
– Vastissimo mercato dei consumatori finali (3,5 miliardi nel 2016) che accedono a Internet soprattutto tramite smartphone (Internet mobile consumer) per creare/cercare/memorizzare contenuti e acquistare/vendere prodotti;
– Piattaforma unificante dei progressi velocissimi delle tecnologie informatiche hw e sw, delle telecomunicazioni e della sensoristica (exponential tech);
– Fonte prioritaria e indispensabile (di ampiezza senza precedenti) di conoscenza, dati, divertimento, transazioni, condivisione e socializzazione (Internet first);
– Reingegnerizzazione di moltissimi processi industriali/servizi per renderli gestibili direttamente dal consumatore finale su Internet;
General purpose technology che abilita la nuova rivoluzione economica (così come lo erano state in ere precedenti l’energia elettrica, il vapore ecc).
Peter Drucker in uno studio condotto nel 2002, definiva l’era digitale come un intenso processo di trasformazione socio-economico di portata talmente rilevante da poter essere accostata alla rivoluzione industriale. L’era digitale è caratterizzata dall’utilizzo aggressivo di dati e tecnologia per trasformare modelli di business già esistenti, favorire la realizzazione di nuovi prodotti e servizi, creare nuovi processi e dar vita a una nuova cultura manageriale.
L’era digitale è dunque caratterizzata da un insieme di cambiamenti associati a tutti gli aspetti della società umana facendo leva sull’applicazione di tecnologie digitali.
Le aziende reinventano, ridisegnano il proprio business con l’obiettivo di renderlo più attrattivo e competitivo per il mercato. Secondo “The Business Intelligence 2016” pubblicato da Forbes: “A partire dal 2020 la trasformazione digitale avrà già reinventato, digitalizzato o cancellato l’80% dei processi o dei prodotti di 10 anni prima”.
L’era digitale stravolge modelli consolidati, reinventa i modelli di business e apre la strada a nuove tipologie di aziende che sfruttano Internet come leva per raggiungere il vantaggio competitivo nel loro mercato di riferimento. Basti pensare a WhatsApp, applicazione di messaggistica istantanea multipiattaforma per smartphone creata nel 2009 che consente oltre allo scambio di messaggi testuali, di inviare immagini, video, audio, documenti, di condividere la propria posizione geografica e fare chiamate e videochiamate VoIP con chiunque abbia uno smartphone dotato di connessione a Internet e abbia installato l’applicazione. WhatsApp è un chiaro esempio di digitalizzazione di un modello consolidato, quello delle Telco, che è riuscita in poco tempo a raggiungere numeri impressionanti con un utilizzo limitato di risorse.
fig.1.2.webp
1.1.1 Elementi caratteristici
L’era digitale è chiaramente e fortemente pluridimensionale ed è possibile identificare tre dimensioni chiave che permettono di ...

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