BLUE SUEDE SHOES
Quando la moda e rock
Elvis, Beatles, Rolling Stones, David Bowie, Prince o Elton John diventano personaggi iconici grazie anche a look e outfit particolari che peraltro hanno reso ricchi e famosi sarti, parrucchieri e truccatori. Gli artisti, sul palco, nelle copertine dei dischi o nelle foto promozionali, mostrano con orgoglio nuovi, originalissimi e spesso eccentrici modi di vestire e di apparire che ben presto si trasformano in moda (e a volte addirittura in vera e propria mania) per i fan o, in generale, per tutti i teenager.
Long Live The King!
GLI UNICI CLIENTI DI UNO dei piĂč famosi negozi dâAmerica che propongono una moda alternativa sono neri. Ma soltanto grazie a un bianco che, appena diciassettenne, si avvicina proprio alla vetrina di quel negozio nella mitica Beale Street di Memphis, avverrĂ il primo cambiamento significativo. PerchĂ©, anche nella moda, la rivoluzione rock porta sempre e comunque la firma del suo indiscusso sovrano: Re Elvis.
âFai pure tutto ciĂČ che vuoi ma lascia stare le mie scarpe di camoscio bluâ, cantava Carl Perkins nel 1955. Successivamente lo farĂ anche Elvis Presley, con una versione di successo dello stesso brano. Blue Suede Shoes fa capire quanto anche un semplice paio di scarpe possa diventare uno status symbol. In quei fantastici anni â50 i capelli sono pettinati âa culo dâanatraâ, le giacche sono casual o sportive, le camicie sbottonate con il petto da mostrare e con il colletto sempre alzato: mai tinta unita, minimo due colori, a volte alternati giĂ tra camicia e colletto. E per gli uomini va benissimo anche il rosa, una tonalitĂ ritenuta, fino a quel momento, prevalentemente femminile. I pantaloni sono larghi e, di preferenza, neri; poi verrĂ lâora dei blue jeans. Le donne invece hanno capelli cotonati, un trucco accentuato e un foulard intorno al collo. Le scarpe sono senza tacco, gli abitini scamiciati con scollature a cuore e i busti molto stretti. Le gonne sono a tubino e le camicie, a quadretti, annodate sopra lâombelico.
Ogni epoca, ogni decennio riuscirĂ a esprimere una propria libertĂ attraverso la musica e⊠attraverso la moda. E infatti un personaggio come Little Richard non solo ha gettato le basi del rock ânâ roll ma lo ha fatto truccandosi con mascara e fondotinta o raccogliendo i capelli impomatati in stile pompadour: un modo per farsi notare al punto da essere definito âil padrino del glam.â
Al contrario, artisti come Buddy Holly si sono affermati per un look tuttâaltro che appariscente. âBuddy cercava un paio di occhiali il meno evidenti possibileâ, racconta il dottor J. Davis Armistead, oculista di uno dei padri fondatori del rock ânâ roll, âe quelli che avevamo scelto allâinizio non ci convincevano: non erano in linea con la sua immagine artistica. Mentre ero in vacanza a CittĂ del Messico ho trovato questa montatura messicana Faiosa, in plastica nera, decisamente vistosa. Ho pensato subito che facesse al caso di Buddy, e cosĂŹ Ăš stato.â
âSE ELVIS Ă IL RE DEL ROCK, IO NE SONO LA REGINAâ
Little Richard
Grazie a Buddy Holly, a Roy Orbison e a tantissimi altri personaggi (come Elvis Costello, che rende omaggio proprio a Buddy Holly con un look analogo e i medesimi occhiali), anche quello che poteva essere considerato un semplice accessorio diventa parte integrante di un certo modo di presentarsi in pubblico, nonchĂ© inequivocabile elemento di un certo stile di vita. Non a caso, gli occhiali contribuiranno a definire lâimmagine di John Lennon, inizialmente restio a indossare una qualsiasi montatura e poi convintosi dopo aver ammirato il look di Buddy Holly. Ma saranno importanti pure quelli di Janis Joplin (chi non ricorda i suoi giganteschi occhiali tondi con le lenti viola?), Elton John (câĂš solo lâimbarazzo della scelta), Roger McGuinn dei Byrds (e i suoi occhialetti rettangolari con lenti colorate), Bono (diversi modelli indossati, on stage e non, e addirittura donati al Papa) o ancora Slash con i suoi immancabili occhiali da sole. Loro sono solo gli esempi piĂč clamorosi delle centinaia di rockstar che hanno fatto di questo accessorio un vero âmarchio di fabbricaâ. CosĂŹ come lo sono i Blues Brothers e i loro Ray-Ban Wayfarer, rigorosamente neri, resi immortali da decine di migliaia di musicisti, piĂč o meno famosi, prima e dopo di loro.
La classica immagine di Little Richard negli anni â50, truccato e con i capelli in stile pompadour
Buddy Holly con la sua famosa montatura nera
Elvis Costello con gli stessi occhiali di Buddy Holly in primo piano e sulla copertina di My Aim Is True
John Lennon con le tante montature di occhiali che lo hanno reso famoso
Ma vogliamo parlare dei vistosissimi occhiali di Elvis? Ă sempre lui che, nel bene o nel male, ha tracciato la rotta, lâha corretta o, addirittura, lâha avviata. Come Ăš successo nei primi anni â50; se i bianchi iniziano a vestirsi come i neri, Ăš proprio grazie a âTh e King of Rockâ, che rimane incantato di fronte alle vetrine di Lansky Brothers, un negozio al 126 di Beale Street a Memphis. Il giovane Presley, allâepoca diciassettenne, ammira quegli abiti che per lui costano tanto, troppo. Dopo aver cominciato lâattivitĂ vendendo abbigliamento militare a basso prezzo, inizialmente rappresentativo della moda postbellica dei giovani, i fratelli Guy e Bernard Lansky avevano cambiato strategia: ora producevano e commercializzavano capi originali, colorati, inconsueti, venduti perĂČ a caro prezzo.
John Belushi e Dan Aykroyd, i Ray-Ban dei Blues Brothers
âCI ISPIRAVAMO A CIĂ CHE ACCADEVA PER STRADAâ
Bernard Lansky
Lansky Brothers, 126 Beale Street, Memphis
âIn quegli anni non si riusciva a trovare una camicia bianca perchĂ©, per via del razionamento, le stoffe al metro erano rarissimeâ, spiega Bernard Lansky, âe dunque, non potendo trovare materiali tradizionali, si decise di utilizzare tessuti strani. Facemmo di necessitĂ virtĂč: in caso contrario, saremmo finiti a vendere il solito, classico abbigliamento maschile.â Un limite che per il creativo Lansky, autentico spirito rock, si trasforma in unâopportunitĂ , in una sfida coraggiosa e originale. PerchĂ©, sin dallâinizio, rock ânâ roll ha significato anticonformismo. Eppure nei primi tempi nessuno se la sente di mettere in vendita quel tip...