eBook - ePub

Informazioni su questo libro

Il diner piú famoso d'America, con la sua vetrata piena di luce contro il buio della notte. Una sigaretta fumata di fronte a una finestra aperta, lasciando che il sole penetri nelle ossa.
Una coppia separata da una noia invincibile. Un cinema mezzo vuoto dove una donna aspetta l'uomo che ama. Edward Hopper immortalava frammenti di vita invitando chi guarda a immaginare il resto. Gli autori di questa antologia hanno dato loro respiro e ne è uscita una raccolta di testi - noir ma non solo - pieni di grazia e realismo, in cui a prendere corpo sono i personaggi dei dipinti. In tutti, come nei quadri che li ispirano, la scena americana svela il suo volto magico e oscuro, la sua struggente verità. Megan Abbott
Lo spogliarello Jill D. Block
La storia di Caroline Robert O. Butler
Soir Bleu Lee Child
La verità su quanto è successo Nicholas Christopher
Stanze sul mare Michael Connelly
Nighthawks Jeffery Deaver
L'incidente del 10 novembre Stephen King
La sala della musica Joe R. Lansdale
Il proiezionista Joyce C. Oates
La donna alla finestra Kris Nelscott
Natura morta 1931 Jonathan Santlofer
Finestre di notte Lawrence Block
Autunno, tavola calda

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Ombre di Joe R. Lansdale,Joyce Carol Oates,Jeffery W. Deaver,Stephen King,Michael Connelly,Megan Abbott,Jill D. Block,Lawrence Block,Robert O. Butler,Lee Child,Nicholas Christopher,Kris Nelscott,Jonathan Santlofer, Lawrence Block, Luca Briasco, Fabio Deotto, Letizia Sacchini, Lawrence Block,Luca Briasco,Fabio Deotto,Letizia Sacchini in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
EINAUDI
Anno
2017
Print ISBN
9788806230661
eBook ISBN
9788858425916

Joe R. Lansdale

Il proiezionista
Joe R. Lansdale ha scritto piú di quarantacinque romanzi e quattrocento testi piú brevi che includono racconti, novelle, saggi e introduzioni. Ha curato, da solo o insieme ad altri, una dozzina di antologie. Alcune delle sue opere sono state adattate per il cinema: Bubba Ho-Tep – Il re è qui, Freddo a luglio, Christmas with the Dead, e i suoi romanzi hanno vinto una serie di premi. Lansdale e la moglie Karen vivono a Nacogdoches, in Texas, con un pitbull e un gatto.
C’è chi pensa che il mio lavoro sia facile, ma non sa che non si tratta semplicemente di collegare un proiettore. Devi essere presente al momento giusto per cambiare le bobine e devi sistemarle in maniera che la visione non sia discontinua, che il film non balbetti, non so se mi spiego. Se non lo fai nel modo giusto, be’, può accadere che una bobina sbatacchi ed ecco che il film non riparte nel modo giusto, oppure che la pellicola si incastri e venga bruciata dalla lampadina. A quel punto tutti comincerebbero a strillare, cosa non proprio buona per gli affari e neanche per te, perché il capo lo viene a sapere e visti i casini che scoppiano in sala non può certo far finta di nulla.
Non che mi sia capitato tanto spesso, due o tre volte la pellicola si è sfilata, una volta l’ho bruciata, ma il casino non è dipeso da me. Era stata avvolta male, si era attorcigliata in un punto non facilmente visibile quando l’ho tirata fuori. Non è stata colpa mia. Anche il capo se n’è reso conto.
Ma devi comunque fare molta attenzione.
Non è un lavoro tosto come scavare un fossato, cosa che ho fatto, visto che non ho finito le superiori. Mancava poco piú di un anno, ma ho dovuto abbandonare gli studi a causa di alcuni problemi. Non hai molte possibilità, se non possiedi un diploma.
In ogni caso, pensavo che un giorno ci sarei ritornato, avrei fatto un esame e preso il diploma, cosa che in realtà non è mai accaduta. Fin dai primi tempi, sfruttavo i miei pochi guadagni per andare al cinema. C’era un vecchio, Bert, che lavorava lí, lo conoscevo perché era amico di mio padre, anche se non strettissimo. Andavo lí e chiedevo di lui. Mi lasciava entrare gratis, potevo vedere i film dalla cabina di proiezione. Bert era davvero una brava persona. Ha fatto tanto per me. Lo considero un po’ il mio angelo custode. Gli devo la carriera.
Mentre ero lí, finito il doppio spettacolo, nel momento in cui il film doveva ricominciare, mi mostrava in cosa consisteva il suo lavoro. Perciò quando Bert decise di mollare e andare in pensione, io presi il suo posto. Avevo venticinque anni. Sono cinque che faccio questo mestiere.
Una delle cose piú piacevoli è che posso vedere i film senza pagare un centesimo, anche se per certi una volta basta e avanza. Se dovessi vedere di nuovo Sette spose per sette fratelli mi metterei a piangere. Non mi piacciono i film in cui si canta e roba simile.
Magari non guardi, ma ti tocca sentire le stesse parole all’infinito, e se la pellicola viene proiettata per una settimana e oltre sei in grado di ripetere tutte le battute come un disco rotto. Ne ho pure riciclate un paio di buone, di quelle che i ragazzi dicono alle ragazze per rimorchiarle, ma niente, per me non hanno funzionato.
Non sono bellissimo, ma nemmeno un mostro, il fatto è che non sono bravo con le donne. Per niente. Non ho mai imparato. Mio padre era un donnaiolo. Aveva i capelli neri e ricci, l’aria sveglia, gli occhi azzurri e luminosi. Un fisico notevole ottenuto grazie al lavoro. Faceva svenire le donne. Una volta ottenuto ciò che voleva, si scocciava, proprio come era accaduto con mia madre, ed era pronto a trovarne un’altra. Già, aveva un gran talento per portarsele a letto, e pure per spillargli qualche soldo. Sapeva essere tutto ciò che desideravano, fino a quando, semplicemente, non lo era piú.
Diceva sempre: «A proposito delle donne, devi sapere che ce n’è una che diventa maggiorenne ogni giorno, e altre che non lo sono ancora ma lo diventeranno. Non devi fare altro che adularle. Si bevono tutte le stronzate che dici. Prima ancora di rendertene conto hai già ottenuto quello che volevi, e hai una nuova montagna da scalare».
Papà era quel tipo di persona.
Bert diceva sempre: «Chi riesce a infilarsi con tanta facilità dentro le mutandine di una donna, finisce per credere che sia tutto lí. Che non ci sia altro. Ma non è cosí che dovrebbero andare, le cose. Io e Missy siamo sposati da cinquant’anni, nessuno dei due ha avuto particolarmente fretta di vedere l’altro senza mutande, ma la mattina, a colazione, abbiamo ancora voglia di guardarci negli occhi».
Questo era, in breve, il consiglio di Bert.
Be’, c’era anche un’altra cosa. Diceva sempre: «Non perdere tempo a cercare di capire cosa sta pensando lei, non ci riusciresti. E lei non saprà mai cosa pensi tu. Basta esserci l’uno per l’altra». Fatto sta che io non avevo mai avuto una donna per la quale esserci. Credo dipendesse molto anche dalla mia postura. Bert diceva: «Stai dritto, Cartwright. Piantala di stare curvo. Non hai nessuna gobba. Guardala negli occhi, per l’amor di Dio».
Io non lo so perché lo faccio, stare curvo intendo, succede e basta. Forse perché sono alto e magro come un filo d’erba. Ho sempre cercato di fare attenzione a questa cosa, ma a volte non riesco a evitarla, è come se avessi il peso dei ricordi che grava sulle mie spalle.
L’altra sera Lowenstein ha assunto una nuova maschera. È uno schianto. La fa vestire di rosso. Sempre. C’è parecchio rosso all’interno del cinema. Gli schienali delle sedie sono rivestiti di una specie di panno rosso. Alcuni col tempo si sono unti, a causa della gelatina per i capelli che usano i ragazzi. Il sipario sul palco è rosso. Adoro il momento in cui viene tirato e poi aperto e io posso far cominciare il film. Mi piace proprio guardarlo aprirsi. Mi prende, mi emoziona in uno strano modo. Lo dissi a Bert, una volta, convinto che avrebbe riso di me, e invece lui rispose: «Succede anche a me, ragazzo».
Ci sono pagliacci, e giocolieri, numeri con i cani, maghi di merda e roba del genere il sabato mattina, prima dei cartoni. Si esibiscono sul palco e i ragazzini si scatenano, urlano e lanciano popcorn e caramelle.
Di tanto in tanto un cane decide di cagare in scena, o uno dei pagliacci cade dalla bicicletta e fa un salto carpiato sulla prima fila, o un giocoliere sbaglia un lancio e la palla gli finisce in testa. Ai ragazzini questo piace ancora di piú. Credo che in fondo la gente sia veramente strana, perché le cose che divertono davvero sono quasi sempre le piú imbarazzanti o dolorose, non pare anche a voi?
Ma questa maschera, di nome Sally, fa sembrare le attrici dei film avanzi di cibo dozzinale. È di una bellezza strepitosa. È piú giovane di me, forse di sei o sette anni, ha lunghi capelli biondi e il viso liscio come quello di una bambola di porcellana. A parte i vestiti rossi che deve mettersi al lavoro, indossa soprattutto abiti dai colori tenui. Si cambia nel cinema, si trucca. Quando viene fuori con uno di quei vestiti rossi e con i tacchi, illumina tutto come il naso di Rudolph. Sono i Lowenstein a procurarle quei vestiti. La signora Lowenstein glieli cuce praticamente addosso, e dovete credermi: le stanno a pennello. Non fraintendetemi se dico questa cosa, ma Sally aderisce a quei vestiti in modo tanto perfetto che se fosse abbronzata si vedrebbe attraverso il tessuto.
Il signor Lowenstein, che ha minimo sessantacinque anni, una volta era con me al bancone delle caramelle, e io stavo prendendo un hot dog e una bibita da portare nella cabina di proiezione. Mangio sempre cosí, a pranzo e a cena, perché è gratis. Insomma, proprio mentre il cinema stava aprendo, poco prima di mezzogiorno, vedemmo Sally uscire dal camerino di fronte a noi, la stessa stanza usata dai pagliacci, dai giocolieri e dai cani. Venne fuori in uno di quei vestiti rossi e con i tacchi, i capelli biondi che ondeggiavano sulle spalle, e ci sorrise.
Sentii le gambe che mi cedevano. Quando entrò in platea per cominciare il suo lavoro, Lowenstein disse: «Credo che Maude dovrebbe allargare un po’ quel vestito».
Io non dissi nulla, ma pensai: «Spero proprio di no».
Ogni giorno salgo in cabina e sbircio Sally da lassú. Lei sta accanto al sipario, dove ci sono alcune lampadine rosse. Non fanno una luce forte, servono nel caso qualcuno volesse andare al bagno, o al bar, e trovare la strada senza rompersi una gamba.
Il lavoro di Sally consiste nell’indicare alle persone i posti a sedere, cosa piuttosto sciocca, visto che si siedono dove vogliono. È una spesa superflua per il cinema, ma i Lowenstein pensano che costituisca un’attrattiva per molti ragazzi. Suppongo che neanche quelli sposati disdegnino un’occhiatina. È davvero strepitosa. Finisce che non faccio altro che guardarla. Mi siedo lassú e la guardo. Di solito mi annoiavo, mi mettevo a guardare le file posteriori, dove i ragazzi si sbaciucchiano e limonano, ma mi è sempre sembrata una cosa sbagliata, insomma, star lí a guardarli fare le loro cose, e mi sembrava sbagliato anche quello che facevano nel cinema. Ma forse ero solo geloso.
E cosí avevo cominciato a fissare Sally tutto il tempo, da quando le era stato assegnato il posto dove doveva stare tutta la sera, la lampadina rossa accesa su di lei che faceva sembrare i suoi capelli biondi un po’ rossicci, e il suo abito di un rosso ancor piú acceso. E un giorno ero talmente intento a guardarla che, dannazione, per la prima volta dopo un sacco di tempo dimenticai di cambiare una bobina e feci un casino con la pellicola. Dovetti darci dentro non poco per sistemare le cose, con tutta quella gente di sotto che si lamentava e protestava e roba del genere.
Lowenstein non era contento, e quella sera mi fece un discorsetto. Sapevo che aveva ragione, e sapevo che non era grave. Lui sapeva che i casini possono succedere. Sapeva che sono...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Prima di cominciare…. di Lawrence Block
  4. Ombre
  5. Lo spogliarello. di Megan Abbott
  6. La storia di Caroline. di Jill D. Block
  7. Soir Bleu. di Robert O. Butler
  8. La verità su quanto è successo. di Lee Child
  9. Stanze sul mare. di Nicholas Christopher
  10. Nighthawks. di Michael Connelly
  11. L’incidente del 10 novembre. di Jeffery Deaver
  12. La sala della musica. di Stephen King
  13. Il proiezionista. di Joe R. Lansdale
  14. La donna alla finestra. di Joyce C. Oates
  15. Natura morta 1931. di Kris Nelscott
  16. Finestre di notte. di Jonathan Santlofer
  17. Autunno, tavola calda. di Lawrence Block
  18. Indice delle illustrazioni
  19. Il libro
  20. L’autore
  21. Copyright