Svevo
Gino Tellini
- 284 pages
- Italian
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Svevo
Gino Tellini
About This Book
Il triestino Italo Svevo (1861-1928), all'anagrafe Ettore Schmitz, impiegato di banca e industriale, perĂČ anche lettore di Freud e amico di Joyce, nonchĂ© incantato da Kafka, Ăš narratore che non si diletta di « giocar colla fantasia » (direbbe Manzoni), nĂ© d'imbandire casi avventurosi o trame avvincenti. Ă invece, in modo sovrano, investigatore del profondo, « palombaro » della coscienza, analista: propriamente, autoanalista. Scrittura sotterranea, la sua, nutrita in silenzio, esercizio quotidiano che accompagna l'esistenza d'ogni giorno, come terapia di sopravvivenza. Resta un mistero l'equilibratissimo intreccio tra la vita opaca di Ettore Schmitz e il genio di Italo Svevo, tra la vita dell'impiegato (del marito, del padreâŠ) e le creazioni straordinarie dell'artista. Rimane un segreto quel sottilissimo impasto di biografia e arte, che Ăš l'esito strepitoso dell'acuto conflitto che espone l'esperienza inerte del borghese, immerso nella ritualitĂ del benessere mercantile, all'occhio sovversivo d'uno scrittore impietosamente (e anche umoristicamente) dissacrante. Mentre nell'Italia ufficiale trionfano i fasti della dannunziana vita come opera d'arte, Ettore e Italo nell'asburgica Trieste raggiungono il miracolo d'una pacifica convivenza. Ma lo scavo nelle pieghe nascoste della propria materia biografica non Ăš per Svevo un divertimento, nĂ© un'ostentazione estetizzante: letteratura non come realtĂ virtuale, o mondo parallelo separato dalla vita, ma come ingrediente necessario della vita, come igiene interiore e insostituibile strumento di autocoscienza. Per il lettore puĂČ essere una stupefacente rivelazione.